Transizione digitale e rigenerazione urbana: finanziamento europeo di 5 milioni

Il Comune ha vinto un bando. L’obiettivo è promuovere la cultura digitale tra i cittadini e di aggiornare la pubblica amministrazione in un rapporto reciproco, centrato sulla persona

2016 02 05 Darsena Di Città Ph Francesca Santarella

Veduta aerea della darsena di città (foto Francesca Santarella)

Il Comune di Ravenna si è aggiudicato un finanziamento europeo di 5 milioni di euro per creare e testare un percorso che coniuga transizione digitale e rigenerazione urbana della Darsena di città, con l’obiettivo di promuovere la cultura digitale tra i cittadini e di aggiornare la pubblica amministrazione in un rapporto reciproco, centrato sulla persona. Il progetto si chiama Dare, che sta per “Digital environment for collaborative alliances to regenerate urban ecosystems in middle-sized cities” (Ambiente digitale per alleanze collaborative al fine di rigenerare ecosistemi urbani in città medie), ed è risultato vincitore del quarto bando europeo Urban Innovative Actions. Il progetto si propone inoltre di rendere il percorso un modello ripetibile in tutto il territorio comunale e in città europee medio-piccole come Ravenna.

«L’approccio di Dare favorisce la transizione al digitale non solo di servizi e strumenti – spiegano dal Comune – ma  anche nel modo di elaborare le politiche, basandole sui dati e sulle proiezioni di scenario; intento di Dare è mettere al centro i cittadini facendo crescere la loro cultura digitale per poter beneficiare in maniera critica e attiva delle chance che la società digitale offre, senza lasciare indietro nessuno: perché i cittadini diventino attori del cambiamento. A tal proposito si rende necessario creare un’infrastruttura digitale che permetta di raccogliere, gestire e creare dati relativi alla Darsena come, tra gli altri, il traffico veicolare, i dati economici sulle attività presenti, i dati ambientali e quelli relativi alla popolazione. L’approccio utilizzato dal progetto Dare è di tipo collaborativo: i cittadini saranno coinvolti tramite vari strumenti (portale, app, totem informativi, panchine interattive laboratori ed eventi) per una narrazione collettiva del territorio e del percorso di rigenerazione».

Il partenariato di progetto include enti pubblici e privati, di varie dimensioni, rappresentativi della realtà ravennate ma anche eccellenze nazionali ed europee: Cineca, Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Chia Lab srl, Alma mater studiorum – Università di Bologna, European Crowdfunding Network Aisbl, Studiomapp srl, Cifla -Fondazione Flaminia Innovation Center, BiPart Impresa sociale srl, Cna, CertiMaC Soc. Cons. a r.l. e Legacoop Romagna. I partner sono stati scelti tramite un avviso pubblico e insieme a loro è avvenuta la co-progettazione e candidatura della proposta, nei 3 anni di progetto avranno un ruolo operativo nei diversi ambiti della ricerca e innovazione digitale e sostenibilità, promozione economica, partecipazione, cultura digitale, web design e storytelling.

L’iniziativa dell’Unione europea rientra nell’ambito dell’iniziativa Uia (Urban Innovative Actions) “laboratorio urbano” (2014 – 2020) che sostiene i progetti d’innovazione di frontiera delle città europee. Tra i 20 progetti selezionati (176 le candidature totali, di cui 49 italiane) c’è appunto quello presentato lo scorso gennaio dal Comune di Ravenna, risultato uno dei 6 vincitori italiani di questa edizione, aggiudicandosi il finanziamento più alto. Il progetto è partito ufficialmente in questi giorni e durerà 3 anni. Il riconoscimento colloca Ravenna tra le città europee più audaci e innovative.

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