mercoledì
25 Giugno 2025

106 – Il «vasto, antico e silenzioso bosco»

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PinetaNel volume dell’Italia Artistica dedicato a Ravenna e corredato da 152 illustrazioni, Corrado Ricci, dopo aver descritto la grandezza dei monumenti ravennati, si sofferma sulla bellezza della pineta, la selva cantata da Dante, da Boccaccio e da Byron: «Fondo maraviglioso a questo spettacolo di storia e di monumenti, sulla linea del mare si stende la celebre pineta, vasto, antico e silenzioso bosco. […]. I tronchi alti e arditi s’ergono, spesso allineati come le colonne di una basilica, per diramarsi ed abbracciarsi in alto, formando larghe e dense ombrelle, attraverso le quali scende una luce calma ed uguale. In basso ginepri e roghi sembrano godere della protezione dei pini e si adagiano coi rami sulla terra coperta di delicati muschi e di licheni. L’opaca e fitta chioma dei pini non lascia mai che il vento infuri fra le navate della misteriosa selva; ma lo raffrena sì che giunge al passeggero, mitigato come la luce. E quando scirocco spira, di tra levante e mezzogiorno, tutte le fronde si piegano ad occidente mormorando con dolcezza e con una specie di ritmo e di fremito uguale, che è proprio dei pini per la loro forma quasi piana al di sopra e per la qualità della chioma a steli rigidi ed acuti. Così gli uccelli non impauriti da stormire improvviso, né da troppo ondeggiamento dei tronchi schietti e forti cantano per le cime senza interruzione».
Nell’immagine, la copertina di un piccolo opuscolo in francese, edito dall’Ente Nazionale Industrie Turistiche Ferrovie dello Stato.

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