158 – Mario Luzi e le ossa di Dante

Mario Luzi Ossa Di DanteIl 27 maggio 1965 la città di Ravenna celebrava il primo centenario della scoperta delle ossa di Dante, un evento che secondo le parole dell’allora sindaco Bruno Benelli doveva rappresentare «il momento di più intensa commozione dell’intero ciclo delle celebrazioni» volte a ricordare i settecento anni dalla nascita del Sommo Poeta.
Per l’occasione fu invitato il poeta Mario Luzi che nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, dopo i saluti del sindaco e dell’onorevole Luigi Gui, ministro della pubblica istruzione, pronunciò la commemorazione ufficiale per l’anniversario del ritrovamento delle spoglie dell’Alighieri: «I titoli di priorità che Ravenna può vantare in questi fasti della poesia e della nazione (che in quella poesia come in poche altre testimonianze si riconosce), sono richiamati in modo apparentemente un po’ crudo, in realtà molto patetico, dalla ricorrenza odierna che si inserisce in quella più universalmente celebrata con un particolare umanissimo e toccante; un particolare, è bene dirlo subito, che mentre ricorda il pedaggio pagato da Dante alla legge della materia, nello stesso tempo ne proclama l’incorrotta sopravvivenza. Perché non è certo una nota di morte, opposta alle feste per la nascita, che Ravenna intende portare mentre prende le mosse per onorare il settimo secolo della alterna, ma ininterrotta presenza di Dante nella vita d’Italia e dello spirito dalla data, oggi 27 maggio appunto ricorrente, del primo centenario del ritrovamento delle sue ossa».

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