martedì
17 Giugno 2025

344 – Ordine e splendore

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344) GIUSTA NICCO NeonianoChe il Battistero Neoniano sia un luogo straordinario è un dato inconfutabile e bene l’aveva compreso la storica dell’arte Giusta Nicco che in un ampio e articolato saggio pubblicato nel 1925 nella rivista “L’arte: rivista di storia dell’arte medioevale e moderna e d’arte decorativa” diretta da Adolfo Venturi ne descriveva le singolari meraviglie: «Per avere una prima impressione non frammentaria dell’arte bizantina, allo stato attuale di conservazione, si può entrare al battistero degli ortodossi, presso il Duomo […]. E se ora […] si passa la porticina, quando si levano gli occhi l’impressione è così forte che si dimentica all’istante ogni riflessione, ogni pensiero che non sia immediata rapita ammirazione […]. Al primo momento non si distinguono parti, si capisce soltanto, guardando tutto intorno, che siamo introdotti in un sorprendente universo, piccolo e che pare illimitato; e quando si vuol cercare un punto ove fermarsi, un tratto più importante degli altri, si trova che tutto è necessario, che ogni punto si lega al tutto, che ciascuno coopera all’insieme con intensità somma. L’impressione è di ordine e di splendore. Sulla base della forma ottagonale della sala, da terra fino al centro della cupola la decorazione di marmo e di musaici si allinea su zone circolari, assai varie. Costruzione e decorazione si allacciano così strettamente da far capire come ciò che davvero esiste e che va inteso nel suo pieno valore non è l’una e l’altra, ma è il risultato a cui concorrono».

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