giovedì
16 Ottobre 2025

91- Copie d’autore

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Barbiani Palazzo VescovileAll’interno dell’Episcopio di Ravenna è custodita una grande tela di Andrea Barbiani nella quale è raffigurato il momento in cui l’apostolo Pietro invia Apollinare a evangelizzare la città di Ravenna, come narrato dall’antico testo della Passio Sancti Apollinaris: «Il beato Pietro disse al suo discepolo Apollinare: “Tu che siedi con noi, ecco che sei istruito su tutto quello che ha fatto Gesù. Alzati e ricevi lo Spirito Santo e nello stesso tempo il pontificato, e recati nella città che si chiama Ravenna. C’è là un popolo numeroso. Predica a essi il nome di Gesù e non aver paura”. E baciandolo lo congedò». Il Santo Protovescovo, inginocchiato ai piedi dell’apostolo Pietro – chiaramente riconoscibile dall’attributo iconografico delle chiavi -, riceve umilmente la missione a lui affidata di predicare il Vangelo nella città di Ravenna. Quest’ultima, indicata dal pescatore di Galilea, è simboleggiata dal Mausoleo di Teodorico e dal mare, raffigurato in lontananza. Lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, è centro irradiante di luce: ampi raggi illuminano la scena a significare l’investitura divina; tra questi è la personificazione della Fede, nell’atto di mostrare la croce e il calice eucaristico. Andrea Barbiani presenta, nella raffigurazione dei Santi Pietro e Apollinare, della Fede e nella resa dell’architettura, un impianto compositivo che s’ispira alla grande opera di Ercole Graziani realizzata per la Cattedrale di Bologna e replicata per la Chiesa di Sant’Apollinare a Roma.

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