di Gianluca Viscuso *
Ecco alcuni dei miei dischi preferiti.
Ikara Colt – Chat and Business (2002) Una band formata al liceo artistico di Londra a fine anni 90. Garage punk tagliente con la voce di Paul Resende e un batterista che è una macchina. Vicini ai Sonic Youth ma più scorretti.
At the Drive-In – Relationship of command (2000) Ricordo di averli visti dal vivo a Bologna, grazie a un amico ho potuto assistere al concerto dal palco, osservando i movimenti indiavolati di Cedric e tutta la band carichissima. Non ci sono parole. Per molti miei coetanei è un disco imprescindibile.
Cass McCombs – Dropping the Writ (2007) Sono talmente legato a questo disco, cosi coinvolto, a 9 anni dall’uscita, che non trovo argomenti. Forse il disco più bello di Cass, più quotidiano. Un folk country pop molto armonico. Ma i generi non esistono quando si superano certe soglie.
Brian Eno – Music for Films (1978) Si tratta del settimo disco di Eno, sono frammenti anche di un minuto, immagini sonore pensate per eventuali scene da film. I brani scorrono piacevolmente rievocando suoni alla caverna magica di Vollenweider o viole e bassi elettrici alla Vangelis.
Cave In – Jupiter (2000) Come per gli ATDI anche questo disco e questa band rappresentano molto per i miei coetanei. Maggiormente conosciuti per i loro trascorsi hard metal in Jupiter è la psicadelia e il progressive a comandare, la voce di Stephen Brodsky è una delle migliori voci americane nel mondo del rock e tutto qui fila liscio. Davvero potente e pieno di armonia.
Lucio Battisti – Anima Latina (1974) Dal mio punto di vista il disco italiano più incredibile di sempre. Gli arrangiamenti innovativi, l’utilizzo delle voci ancora oggi assolutamente all’avanguardia, I temi trattati nei testi, i ritmi latini. 250 000 copie vendute e il primo posto in classifica per questo disco “anomalo” di Battisti. Allora in italia un pubblico pronto o più coraggioso, almeno nel ‘74 doveva esserci.
Neu! – Neu!‘75 (1975) È il terzo album discografico della band krautrock tedesca Neu!, qui si spingono oltre “Hallogallo” e sono più presenti il cantato e variazioni di atmosfera. Siamo in territori che dopo un decennio spopoleranno, grandi anticipatori di molto generi contemporanei questi musicisti tedeschi hanno influenzato e non poco anche il percorso dei miei LaVis in fase di arrangiamento e attitudine.
Alex Turner – Submarine (2011) Non ascolto gli Arctic Monkeys e gli altri progetti di Alex, semplicemente al Moog hanno messo questo disco e io me ne sono innamorato, ho chiesto chi fosse e, sorpreso, ho cominciato ad ascoltarlo. Chitarre acustiche, batterie leggere e cantati eleganti, con la voce da baritono di Alex. Un disco caldo e davvero piacevole.
Skiantos – Kinotto (1979) Potevo segnalare i CCCP, oppure i Pulmanx o Daniele Pace… Certo non Elio e le storie tese, perchè qui siamo in altri luoghi, meno virtuosi e freddi ma molto più veri e genuini. Nessuna ipocrisia, molta scorrettezza e chitarracce punk italiane, la voce di Freak è al top. È un manifesto.
Portishead – Dummy (1994) Mancava una voce femminile in questa lista di dischi: ho scelto lei, Beth Gibbons. È il disco di esordio dei Portishead, uno dei dischi di esordio più incredibili che si possano immaginare. Hanno cambiato tutto con il loro sound e influenzato decine e decine di band, tutt’ora i loro dischi hanno un tocco superiore, ma quasi sempre a Bristol certa musica ha un tocco superiore.
E per concludere, due band di Ravenna che amo da sempre.
Search – Energia (1996) È il disco di benvenuto che mi ha regalato Ravenna e uno dei motivi per cui amo questa città. le registrazioni non sono certo delle migliori ma lo spirito della band è unico e la voce di Siro inconfondibile ma basta leggere il libretto interno del cd per vedere super nomi della zona che all’epoca erano alle prime armi. Ancora quando lo faccio girare canto i testi a squaciagola e mi commuovo pensando al motorino e alla Ravenna di quegli anni.
Steady Ground – We will be stoned again (2001) Semplicemente la band più potente che abbia mai partorito questa città. il disco non è mai uscito definitivamente, io sono uno dei pochi a possederlo, parliamo degli Steady Ground, di una miscela di generi dal rock al progressive, dallo stoner al grindcore, una miscela devastante per un disco compatto e di gusto dallo spessore internazionale.
* Gianluca Viscuso è un cantautore siciliano – nato a Catania nel 1983 – ma ravennate d’adozione, noto in passato in particolare per l’attività con la sua band LaVis. Nel giugno del 2015 ha pubblicato il suo disco solista “Vivo alla giornata”.