Un film meraviglioso, tra i migliori degli ultimi anni, un uragano di grande cinema che non potete perdere. Questo è Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson, uno di quei registi che non sbagliano mai un’opera, autore di memorabili capolavori come Boogie Nights, Magnolia, Il Petroliere (del quale però preferisco l’epico titolo originale There Will Be Blood), The Master, Vizio di Forma, Licorice Pizza, storie spesso “corali” e sempre così profondamente “americane”.
Siamo in California, vicino al confine con il Messico. È l’inizio degli anni 2000, e il governo ha stretto le immigrazioni clandestine costruendo i primi campi di detenzione. Ma c’è un gruppo di “rivoluzionari” di estrema sinistra, si fanno chiamare i French 75, e lo loro pratica è molto semplice: sovvertire ogni regime protofascista, compiere sabotaggi e azioni terroristiche, piazzare bombe nelle banche e nei centri di potere, fare la rivoluzione. Tra loro Pat Calhoun, detto “Ghetto Pat” e “Rocketman” (Leonardo di Caprio), esperto di bombe artigianali e di strumenti elettronici; e Perfidia detta “Beverly Hills”, una ragazza afroamericana tanto forte e tanto arrabbiata col mondo; e con loro un gruppo piccolo ma molto motivato di ultra radicali entrati nella lotta armata contro il Potere. Pat e Perfidia stanno insieme, e insieme continuano le loro azioni terroristiche.
Nel liberare uno dei centri detentivi per immigrati, Perfidia umilia il loro comandante, il tenente Lockjaw (Sean Penn), tanto fascista e razzista ma anche attratto dalla sessualità quasi da amazzone di Perfidia. Il tenente dà loro la caccia. E in un’occasione Lockjaw scopre Perfidia, ma la lascia andare, perché lei accetta di esserne l’amante… Mesi dopo nasce Charlene, figlia di Perfidia ma non sappiamo se di Pat o di Lockjaw. Pat, ora che è padre, vorrebbe allentare la lotta, mentre Perfidia rimane fedele alla sua azione politica. Durante una rapina, Perfidia viene catturata: l’unica chance è denunciare tutti, per salvarsi. La maggior parte dei French 75 viene catturata; alcuni, tra cui Pat e sua figlia, entrano in clandestinità, per 16 lunghi anni. Ora Pat si chiama Bob. Ha 50 anni ed è un padre single, disadattato e alcolista che fuma canne e cerca di proteggere la figlia. Lockjaw intanto ha fatto carriera, è un colonnello spietato. Vorrebbe entrare in una società segreta di potenti razzisti, il nuovo Ku Klux Klan. Ma il dubbio di avere avuto una figlia “negra” lo tormenta. Deve ritrovarla…
Una Battaglia dopo l’altra inizia come un film politico-marxista sulla rivoluzione (comparirà anche Benicio Del Toro versione karateka messicano e guerrigliero), ma nella sua lunga traiettoria incarna anche la dolcezza dei perdenti, con un Di Caprio che invecchiando diventa identico al Drugo del Grande Lebowski, e sfocia nel mito dell’America irrecuperabile e violenta di Sam Peckinpah. Un film che vi tornerà in mente per sempre.



