Ha sconvolto la sensibilità di molti ravennati l’uccisione a fucilate di un gatto riportata in prima pagina dalla stampa locale il giorno di Pasqua. A macchiarsi di un atto così esecrabile, un uomo di 68 anni, dirigente di un’azienda agricola a Sant’Alberto, che ai carabinieri che l’hanno quasi colto sul fatto (con la doppietta ancora fumante) ha confessato di avere fatto secco il micio, convinto che i suoi movimenti facevano scattare continuamente l’allarme installato a protezione della sua impresa. L’uomo, che poi ha anche raccontato al bar l’ammazzamento, è ora indagato per l’uccisione del gatto e lo sparo, ed ha subìto il sequestro dell’arma. Ora c’è chi spera che a rigor di legge paghi caro il suo gesto… Certo è che fra gli animali l’uomo è veramente il più bestiale.
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