La Cmc ha appena compituto 120 anni. Uno straordinario traguardo, non solo per la venerabile età, ma perchè la cooperativa è stata nel corso dei decenni l’emblema dell’operosità e del “saper fare” a Ravenna, che ha avuto l’ambizione di espandersi nel mondo.
Peccato che questo anniversario si celebri nel periodo più controverso e difficile della storia dell’azienda, fra una pesantissima crisi finanziaria e inchieste giudiziarie. L’auspicio è che Cmc esca presto e bene dal tunnel – paradossale per un’impresa fra i leader internazionali di scavi sotterrannei infrastrutturali –, magari salvaguardando le centinaia di lavoratori coinvolti.

Nel frattempo, su queste beghe si allinea la vendita della sua vasta proprietà in Darsena.
A quarant’anni dai primi intenti di riconversione dell’ex zona industriale a est della città, dove la cooperativa era nata nel 1901, la Cmc invece di essere attivo fulcro e protagonista di una rinascita complessiva della zona, ha rinunciato definitivamente a ogni visione di futuro a Ravenna, tutelando appena l’edificio originario come simbolo di un glorioso passato.
Auguri, ma con sincero rammarico.