È tutto vero quello che dicono sindaco, direttore del museo e assessori vari; è vero che una mostra non si deve giudicare dal numero dei visitatori, che non si devono fare paragoni con il passato perché quest’ultima durava meno ed è stata programmata in un periodo sostanzialmente sfigato, per cercare di destagionalizzare l’offerta turistica. È vero anche che bisogna guardare la rassegna stampa e magari anche l’aspetto sociale intrinseco nella mostra ed è apprezzabile lo sforzo di rendere il museo vivo durante tutto l’anno (anche se i risultati dell’altra grande mostra dell’anno, quella dedicata al fotografo Alex Majoli, sono forse perfino peggiori).
È vero però anche che fino a qualche anno fa era l’ex curatore del Mar, Claudio Spadoni, a doversi difendere allo stesso modo dalla critica di portare alle grandi mostre di Ravenna pochi visitatori, che erano però grossomodo almeno diecimila in più di quelli registrati dalla prima del nuovo corso, appena conclusa. Ed è vero anche che in campagna elettorale e nei primi mesi di lavoro della giunta era stato promesso un rilancio sulle grandi mostre a Ravenna, grazie anche alla nuova cadenza biennale che permetterebbe di organizzarle probabilmente con ancora più cura. Ed è quindi normale chiedere di più, a questa Amministrazione, in questo campo. O dei visitatori ora non interessa più a nessuno?
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