sabato
20 Settembre 2025
Rubrica Il Bombolone

Nel museo sulla pineta

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C’era una volta un posto meraviglioso, alla foce di un fiume, piuttosto lontano dai centri abitati, non semplicissimo da raggiungere.  E in quel posto vi accadeva che, la sera del 14 agosto, qualche sparuto  gruppetto di ragazzi andasse a fare la spesa e poi si addentrasse nella pineta al tramonto per raccogliere rami secchi. Quindi raggiungevano la spiaggia e lì vi accendevano un falò per passare la notte a chiacchierare, bere, cantare e (per i più fortunati) a fare anche altro, magari un po’ in disparte dal gruppo. La certezza che fosse illegale quello che facevano non ce l’avevano, solo qualche sospetto, perché, dicevano i più preparati, potevano essere considerati fuochi di segnalazione per il contrabbando (!!). Che tutto questo potesse far del male alla loro pineta, no, non l’hanno mai pensato perché loro alla pineta volevano proprio bene, nonostante qualche frequentatore non proprio campione d’eleganza. Poi la moda si diffuse in modo quasi maniacale in una zona di spiaggia più facilmente raggiungibile, dall’altra parte del fiume, e alla fine quella pratica romantica e piratesca non poté che essere vietata. Fine della storia.

Nel museo sulla pineta che verrà recintata e chiusa al pubblico, forse un breve capitolo potrebbe essere dedicato anche a questi bei tempi andati, subito prima di raccontare il miracolo del piromane che ci rubò la pineta e mise d’accordo poltici di destra e sinistra e ambientalisti…

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