Se ne parla da anni, forse più, ma il fato pare decisamente avverso. Prima lo scontro sugli espropri che chissà poi come finirà, poi l’indagine della Procura sulle casse di colmata piene da anni ma con I permessi almeno in parte scaduti proprio mentre in Parlamento approvavano una legge per facilitarne lo svuotamento e ora ci si mette anche il Governo che ha stralciato il porto ravennate (in compagnia di altri scali italiani) dall’elenco delle cosiddette grandi opere previste nel Def, il documento di programmazione economica finanziaria. Se ne parlerà a settembre, dicono, insieme alla riforma delle autorità portuali (come se la riforma delle autorità portuali fosse una faccenda di facile e rapida risoluzione). La cosa non dovrebbe far ritardare il Progettone, dicono da Ap. In effetti, tutto considerato, questo slittamento a settembre del finanziamento potrebbe essere il problema minore…
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