A dicembre ce lo chiedevamo dopo l’uscita dei grillini: se trovare diossine nel latte di vacca comporta il sequestro dell’allevamento e la distruzione del prodotto contaminato, cosa bisognerà fare se il latte tossico è di mamma? Ora arriva la risposta: niente. Ma mica perché non c’è voglia di lavorare all’Ausl. No, perché l’Ausl lo sa già che siamo tutti pieni di diossine. Si chiama prezzo del progresso, dicono più o meno. Quindi teniamoci le diossine e fine. Certo che è un peccato andare a sfogliare il nostro giornale di dicembre e trovare che il sindaco ne aveva parlato in giunta promettendo che con il direttore dell’Ausl avrebbe affrontato il tema per verificare. Avranno verificato di non verificare.
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