mercoledì
22 Ottobre 2025
Rubrica Letti per voi

Continua la leggenda di Sherlock Holmes

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Rubi

Alcuni fra i grandi protagonisti seriali dei romanzi gialli sono sopravvissuti ai propri autori. Ad esempio Nero Wolf, grazie a Robert Goldsborough; a Philip Marlowe con Robert B. Parker e Osvaldo Soriano, per citare solo due fra i molti che gli hanno reso omaggio; ma anche Hercule Poirot, resuscitato da Sophia Hannah. Niente di interessante, invece, per il commissario Maigret.

Il record assoluto lo detiene Sherlock Holmes, che domina ancora edicole e librerie con una solidità granitica. Il solo Giallo Mondadori gli dedica una collana da edicola, con uscite mensili, da dieci anni: apocrifi italiani, e soprattutto stranieri, selezionati e commentati da Luigi Pachì. Ma l’investigatore di Baker Street vive, con l’amico John Watson, altre avventure, per così dire extra collana. È arrivato in libreria in settembre, Sinister. La città delle ombre (traduzione di Giuseppe Maugeri, Longanesi), secondo romanzo del giornalista e scrittore inglese Gareth Rubin, piccolo gioiello del tutto british, in sintonia con le opere del “maestro” Arthur Conan Doyle. Sinister ha una particolarità affascinante: la storia è raccontata a due voci, con distinti punti di vista; e i narratori sono Watson per Holmes e Sebastian Moran, il sicario e tuttofare di fiducia di… James Moriarty, il Napoleone del crimine e nemico per eccellenza di Holmes. Non basta: in questa occasione i due capiscono che, per sconfiggere una trama tanto potente, che potrebbe sconvolgere gli equilibri del mondo, devono lavorare insieme.

Entrambi all’inizio si trovano di fronte a omicidi che sembrano inspiegabili e, soprattutto, senza alcuna connessione gli uni con gli altri. Per Holmes in caso di un aspirante attore che si ritrova a recitare in teatri con pochi spettatori, e sempre gli stessi; per Moriarty un conflitto fra bande criminali, che tentano di incastrarlo. Le trame si “specchiano” (come mostra la copertina; e che riprende la struttura del precedente Turnglass. La clessidra di cristallo) per arrivare a sintesi a metà libro, e partire poi verso la soluzione dei misteri, con situazioni e riferimenti che servono anche da cerniera con il canone sherlockiano.
Un romanzo da leggere con attenzione, per non perdersi nei labirinti inventati dall’autore, o non cogliere citazioni e omaggi; e che regala emozioni e colpi di scena da brivido. Il romanzo è piaciuto anche alla Conan Doyle Estate, che raccoglie gli eredi dello scrittore scozzese e che in parte ne gestisce i diritti d’autore.

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