lunedì
23 Giugno 2025
Rubrica Letti per voi

Di Marino, molto più che intrattenimento

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Ci sono autori che scrivono con la stessa facilità con cui respirano, mantenendo in ogni romanzo una qualità e una fluidità di linguaggio e di intrecci decisamente alta. È il caso di Stefano Di Marino, milanese doc, che si firma anche con sette nom de plume, il più celebre dei quali è Stephen Gunn. Con quello pseudonimo ha proposto oltre cinquanta avventure del mercenario Chance Renard, il Professionista, uno fra i pochi eredi interessanti di James Bond. Stefano Di Marino scrive sempre e in ogni caso intrighi dal tasso adrenalinico altissimo, sostenendoli con uno stile narrativo impeccabile: è, come il suo eroe principale, davvero un “professionista” della letteratura popolare. Qualcuno potrebbe dire anche “di intrattenimento”, ma è molto di più. Di Marino lo ha dimostrato Dimarinoprevdi recente con il romanzo Il palazzo dalle cinque porte, pubblicato sul numero 3.100 de Il Giallo Mondadori che consigliamo colpevolmente in ritardo: in edicola non c’è più, ma si può recuperare in ebook. In una Venezia non turistica arriva Sebastiano “Bas” Salieri (un cognome impegnativo, parlando della città lagunare…), illusionista ma soprattutto uomo che smaschera i falsi maghi. Deve prendere possesso dell’eredità dello zio, morto in un incidente che non convince. Ma praticamente non c’è personaggio, o luogo, che convinca il protagonista, presto al centro di un intrigo con molte vittime e altrettanti misteri, che ha le proprie radici in secoli lontani, e che oscilla fra realtà e occultismo. Molto efficace il coprotagonista, Sauro Panitta, vicequestore grintosissimo. E non mancano, insieme alle sorprese, le donne affascinanti. Viene in mente un altro romanzo, uscito poco più di un anno fa, Per ironia della morte di Claudio Vergnani, con sicari e inseguimenti, pestaggi e misteri (in una sorta di prequel sulla vita di Vergy, il futuro cacciatore vi vampiri); anche in quelle pagine esce una Venezia che non ha alcunché da spartire con le cartoline, ma che mostra anche il lato oscuro (che esiste, eccome) del Carnevale. In entrambi i casi ci si trova di fronte ai migliori livelli del thriller italiano, con Di Marino a indicare la strada agli altri. Conviene dunque cercare, in libreria, le ristampe dei romanzi di questo autore, proposte da Tea; aspettare i suoi Segretissimo davanti alle edicole; o pescare nella produzione ebook (dove si spazia anche nell’erotico, sempre con mano felicissima). Infine si può arrivare alla novità: Mosaico a tessere di sangue (Cordero Editore; 15 euro), appena uscito, altro thriller di tutto rispetto. E buona lettura.

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