martedì
17 Giugno 2025
Rubrica Letti per voi

La Superficie della detective No, un “polar” di grande impatto

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Olivier Norek SuperficieCampagna occitana. La capitana della Brigata criminale di Parigi, Noémie Chastain, viene trasferita in quella parte di Francia accanto ai Pirenei dopo essere sopravvissuta a un colpo di fucile che le ha devastato mezzo volto, durante l’irruzione in casa di un trafficante di droga. Il compagno di vita e di lavoro non riesce più a guardarla e, addirittura, quando lei deve sostenere le prove per rientrare in servizio, segnala gli errori che commette, segnando la sorte della capitana. Che ad Avalone deve fingere di sistemare il commissariato di Decazeville mentre, invece, deve contribuire a far chiudere, per direttive del proprio comandante. Ma, mentre lotta aiutata dal proprio terapeuta Melchior e da un cane dal corpo deturpato come lei – per ricostruire la propria anima e accettarsi di nuovo, dal lago artificiale, creato durante la costruzione di una diga e che ha sommerso il villaggio originario, viene a galla un fusto di plastica che racchiude il cadavere di un bambino.

Denso di sangue e tensione, Superficie di Olivier Norek è un “polar” di grande impatto, con una protagonista forte, non convenzionale e soprattutto molto vera, secondo titolo tradotto in Italia (da Maurizio Ferrara per Nero Rizzoli) dell’autore di Tolosa, per 18 anni poliziotto sul campo.
Ancora una volta “il male” si annida nei piccoli centri di vallate lontane dalle metropoli e prende il volto delle persone normali, travolte da interessi, malevolenze antiche e omertà. Noémie, che inizia a farsi chiamare No, deve fare i conti con il possibile assassinio di tre bambini, scomparsi 25 anni prima. Fra cimiteri, piogge torrenziali, famiglie che hanno perso il lume della ragione; cercando di far tornare a galla, letteralmente, il passato. Mentre deve fare pace con la propria “superficie” per ricominciare a vivere e a lavorare.

Norek racconta con maestria non solo l’azione, ma anche i sentimenti e gli intrecci affettivi, fa “sentire” il dolore dei parenti delle vittime e il loro rancore per indagini svolte in origine con approssimazione, alla caccia di un pedofilo che pare si sia volatilizzato nel nulla. Senza risparmiare nessuno, come il vero polar e il vecchio hard boiled esigono.

Noémie diventerà protagonista di una serie noir? «Non può diventare un personaggio seriale. Non posso parlare di nuovo di lei, ripeterei le stesse cose», ha commentato l’autore alla rassegna Pordenonelegge. Peccato (anche se sono annunciati un fumetto e una serie tivù).

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