Ecco lcune espressioni entrate attualmente nell’uso comune per chi abita a Ravenna e dintorni.
– Mi manchi come il mercato coperto, anche se non ci andavo mai.
– Puzzi come quando si arriva a Faenza (novità del 2019: “come Russi con la sua nuova centrale”)
– Sei simpatico come la viabilità alternativa (che a Ravenna siamo esperti).
– Sei romagnolo come Davide Solaroli (per i più distratti: è il candidato a sindaco di Lugo perculato dal centrosinistra per la sua esse troppo romagnola)
– Sei nella merda come le cooperative di costruzioni ravennati.
– Ti amo, come ho amato il Baretto prima che lo buttassero giù (e adesso chi se l’incula).
– Sei lento come il cantiere degli uffici comunali dietro via Berlinguer (ma qui ci sono numerosissime varianti a seconda del luogo esatto di residenza).
– C’è anche il porco, sembra di essere all’inaugurazione del Darsenale (interscambiabile, quando la gente è un po’ meno, con l’inaugurazione di un qualsiasi locale di Ravenna, basta che ci sia da mangiare gratis).
– Faccio il Giannantonio Mingozzi, è sempre meglio che lavorare (sogno proibito ravennate).
– Ti aspetto come il nuovo palazzetto dello sport.
– Fatto sborone, ma chi sei, De Pascale? (quando ti nominano rappresentante dei genitori nella scuola di tuo figlio dopo che sei già presidente della lega del fantacalcio e responsabile della scelta del ristorante con cui vai con gli amici ogni weekend).
– Coglione come… (completare a piacere).