Non ci sono più i fascisti di una volta…

Non ci sono più i fascisti di una volta. Pensateci, a com’è cambiato il mondo.

Una volta, i cari e vecchi fasci celebravano Ettore Muti con una parata pubblica.

Facevano tafferugli per il 25 aprile.

Contestavano la moschea.

Facevano ronde ai giardini Speyer per lanciare l’allarme criminalità prendendosela con il tunisno che spaccia.

Eccetera, eccetera.

Oggi, invece, che in realtà non sono più fascisti – anche se non è che lo dicono proprio chiaramente – celebrano Ettore Muti in forma privata, per evitare multe.

Mandano comunicati alla stampa per denunciare mozziconi di sigarette e acqua sporca lanciati verso il loro banchetto. E possono perfino permettersi, ora che sono (almeno una loro parte) al Governo (al Governo, ci pensate?) di scrivere sempre alla stampa un comunicato in cui annunciano l’arrivo di oltre otto milioni di euro destinati al Comune di Ravenna da parte del Governo per gli eventi alluvionali, invitando la sinistra a smettere di lamentarsi.

In realtà si tratta – scopriamo dopo – di parte dei trasferimenti ordinari dello Stato, già previsti ogni anno nel bilancio del Comune di Ravenna, così come in quello di tutti gli altri comuni d’Italia alluvionati o meno, che vanno a finanziare le funzioni ordinarie e nulla hanno a che fare con l’evento alluvionale.

«Questi trasferimenti vengono programmati tutti gli anni in sede di bilancio di previsione – spiegano dal Comune -, e nel corso dell’esercizio lo Stato li eroga con un acconto a giugno ed il saldo ad ottobre. In questo esercizio, lo Stato ce ne ha semplicemente anticipato di un mese il saldo, peraltro ridotto di circa un milione di euro rispetto al 2022».

Nel frattempo, non è arrivata nessuna smentita, dagli ex fascisti. L’aspettiamo in trepidante attesa, magari dopo la denuncia di uno scarabocchio in un loro manifesto.

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