lunedì
16 Giugno 2025

Cosa c’è (davvero) nel “cuore degli uomini”

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IlcuoredegliuominiIl cuore degli uomini è un titolo quanto esplicativo e azzeccato di questo secondo, bellissimo, romanzo di Nickolas Butler (Marsilio, traduzione di Claudia Durastanti). Dagli anni Sessanta al 2019 Butler ci riporta nel Wisconsin, a Eau Claire, dove è nato ed è tornato a vivere e dove aveva ambientato anche il suo primo, notevole, romanzo, Shotgun Lovesongs, una storia di amicizia e di vite intrecciate semplice e profonda insieme che ruotava attorno a una figura protagonista in cui molti hanno visto (e non a caso) Bon Iver. Ora Butler torna con una prosa forse più matura e un romanzo ancora più ambizioso, confermando però una cifra molto sua già dal precedente libro: Butler non teme di mettere a nudo i sentimenti per quello che sono, senza schermi ironici, senza retorica, senza vergogna, raccontando vite possibili, plausibili, dove episodi tutto sommato banali diventano un punto di svolta per i personaggi e climax narrativo del racconto.

Triplice libro di formazione, in Il cuore degli uomini vediamo il passaggio nell’età adulta di tre personaggi di generazioni diverse, i cui destini sono diveramente intrecciati e che si trovano ad affrontare una prova che segna in qualche modo per tutti loro l’addio all’infanzia e un’assunzione di responsabilità. Sfondo più o meno ravvicinato è l’ambiente dei boyscout con le sue rigide regole, i principi fuori dal tempo, i modelli ottocenteschi che negli anni appaiono sempre più distanti dalla realtà, sempre più impolverati e ottocenteschi. Non c’è adesione totale a quel modello, attenzione, anzi, nel campo scout accadono cose terribili, ma non c’è nemmeno derisione e anzi c’è una forma di rispetto reverenziale verso quegli uomini che davvero credono in una  formazione possibile per le generazioni future. C’è uno sguardo umanissimo verso i ragazzi che stanno crescendo e verso gli adulti che diventeranno, ci sono vite che non saranno all’altezza delle aspettative, c’è il disincanto della maturità. E in un romanzo per i due terzi molto maschile, c’è anche una bella voce femminile. Il tutto raccontato da una penna che riesce a rendere per episodi, dettagli, dialoghi, la complessità di questi personaggi così comuni e così unici, come sempre accade quando si rivela cosa sta dentro il cuore degli uomini.

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