Non sarà sicuramente la voce che rivoluzionerà il genere, ma Antonio Boggio, classe 1982, ha scritto due romanzi godibili che aggiungono un nuovo tassello nella mappa del giallo mediterraneo e che questa volta tocca l’isola di Carloforte in Sardegna, luogo natale dell’autore. Qui è tornato a vivere il commissario Alvise Terranova, appassionato di Tom Waits e buoni vini, single dopo essere stato lasciato dalla fidanzata, con un passato da esplorare un po’ alla volta. Omicidi “di paese”, indagini in una cornice di poche case, mare azzurro, il ristorante di pesce e il rimessaggio delle barche. Trame semplici da seguire, indagini ben costruite, colleghi simpatici, protagonista affascinante, ambientazione spettacolare, come davvero è spettacolare quell’angolo di Sardegna, con qualche incursione fino a Cagliari e dintorni.
Per certi versi può sembrare un po’ un novello Montalbano che incontra la signora in Giallo in una Cabot Cove nel mezzo del Tirreno. Ci sono tutti gli ingredienti, insomma, per regalare al lettore amante del genere qualche ora di immersione e fuga dalle nebbie della bassa. Omicidio a Carloforte e Delitto alla baia d’argento (entrambi pubblicati da Piemme) sono disponibili anche in audiolibro nella bella lettura di Fabrizio Rocchi.
E in audiolibro è uscito anche l’ultimo romanzo di Manzini, Tutti i particolari in cronaca, contemporaneamente alla distribuzione in libreria, pubblicato per il Giallo Mondadori. Una sorta di hard boiled dalle tinte foschissime che vede protagonisti un giornalista di nera e un narratore quanto mai inaffidabile in una trama che costringe ancora una volta a riflettere sul tema caro al genere e all’autore fin dai suoi albori: la differenza tra la giustizia delle sentenze e quella degli uomini, fattuale. Se, come lui stesso ha spiegato nell’incontro di apertura di ScrittuRa Festival a Bagnacavallo, ci sono analogie per quanto riguarda il tema di fondo, questo romanzo è però molto diverso dalla serie di Rocco Schiavone pubblicata da Sellerio che l’ha reso noto ai più. Qui davvero si ride pochissimo e si soffre molto. Il libro appare quasi un contraltare all’ultimo romanzo della serie con il vicequestore romano, Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America?, che è invece una sorta di racconto lungo dove Manzini si diverte e spedire Schiavone con un amico di infanzia sulle tracce di che lo ha tradito, tra Buonos Aires, Città del Messico e il Costa Rica. Non vediamo l’ora di rivedere Schiavone in questura a farsi una canna di prima mattina e, sempre come ha annunciato lo stesso Manzini (davvero bravissimo dal vivo e consigliatissimo), per fortuna non dovrebbe mancare molto.