domenica
29 Giugno 2025
Rubrica Sbicchierate

Albana di Babini, una lezione d’eleganza

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Io, con le degustazioni al buio, sono una frana. Io, durante le degustazioni al buio, vengo regolarmente scherzato da tutti i partecipanti per non essere in grado di riconoscere praticamente nulla. Una volta, dopo mille tentativi (è un trebbiano rifermentato? No. È vespaiola? No. È un lugana frizzante? No), salta fuori che stavo degustando un sidro. Ho lasciato passare qualche lungo secondo di silenzio, in modo che fosse percepibile il suono del mio cuore che si sgretolava, e ho abbandonato la stanza.

Tuttavia, c’è un vino che potrei riconoscere anche solo sniffandolo da una distanza di parecchi metri, e questo vino è l’Igt Ravenna Bianco MonteRè di Vigne dei Boschi. Non aver ancora parlato della cantina storica di Paolo e Katia Babini – secondo me i primi dalle nostre parti a dare un senso alla vinicoltura artigianale, dal 1989 – è certamente un altro segnale della mia pochezza morale, ma proviamo a rimediare. Il MonteRè in questione è un 2019 scovato all’Enoteca di Porta Serrata (che sono convinto si sarebbero anche tenuto volentieri) ed è una bomba. 100 % uve Albana (e chissene della docg), affinamento di 12 mesi in barrique di rovere francese, naso folle (agrumi maturi, camomilla, pietra bagnata), eleganza che ti mette in soggezione, equilibrio magistrale, finale proustiano. Un grandissimo vino.

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