sabato
14 Giugno 2025
Rubrica Sbicchierate

Ecco una garganega veronese onirica

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Quercia Laboriosa Terre Di Pietra Cristiano Saletti 564362

Nel sogno di qualche notte fa mi trovo in un grande studio minimale insieme al discusso antropologo Cesare Lombroso. Stiamo centellinando una bottiglia di vino seduti su un divano bianco mentre il criminologo scorre distrattamente la Gazzetta dello Sport. «Che roba è questa?», chiede lui. «Il vino, dici? Ma è il Quercia Laboriosa di Terre di Pietra, uno dei miei preferiti». «Se questo è uno dei tuoi preferiti… mi immagino gli altri». Scosso dal terribile commento, mi sveglio in preda al dubbio: e se questa garganega in purezza non fosse la meraviglia che ho sempre ritenuto? Non posso attendere oltre, disvelo dalla ghiacciaia l’annata 2018, con quell’etichetta gioiosissima che è già garanzia, la stappo con mani tremanti, la verso nel primo recipiente a portata di mano – una tazza sbeccata –, ingollo. Passa la paura. Il Quercia Laboriosa rimane un vino adorabile, incubi o meno. Se può interessare, siamo nella zona di Marcellise, provincia di Verona. Le vigne dell’azienda Terre di Pietra pare siano uno spettacolo notevole, così come la filosofia enoica, che è semplice quanto rigorosa, ossia interpretare solo ciò che offre naturalmente la terra, intervenendo il meno possibile sia in vigna che in cantina. Il risultato è un bianco spigliato e informale, ma mai banale, che alla garganega unisce piccolissime percentuali di pinot bianco e Müller thurgau. Il naso dice pera e melone con tocchi agrumati. Il sorso è scorrevole, invitante, quasi ipnotico.

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