sabato
22 Novembre 2025
Rubrica Sbicchierate

Palmentino, il rosso del vulcano

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Allora, prendiamo Shakespeare, la Sicilia e un buon vino rosso, cosa salta fuori? Salta fuori la commedia Molto rumore per nulla, che il bardo ambienta a Messina tra il 1598 e il 1599, nella quale tutti si divertono come matti, anche sbevazzando ottimi rossi autoctoni. Ora, sono quasi certo che a fine ‘500 la piccola azienda Vino di Anna non esistesse, ma nel caso il suo Palmentino avrebbe sicuramente fatto la gioia dei protagonisti shakespeariani.

Il Palmentino – io ho degustato il 2022 – è un assemblaggio di diverse microvinificazioni di Nerello Mascalese (92%) da agricoltura biologica, raccolto in vigna insieme a Nerello Cappuccio (2%), Grenache (3%) e alle varietà bianche autoctone dell’Etna, Carricante, Grecanico e Minnella Bianca (5%). Tutte le uve sono state raccolte a mano da vecchie vigne ad alberello coltivate ad alta quota, sul versante nord del vulcano. Rosso cremisi brillante, questo vino irresistibile ha aromi attraenti di ciliegia rossa e fragolina di bosco. Al palato è secco, ricco di sfumature fruttate, che si integrano ai tannini succosi e maturi e a una fresca acidità. L’equilibrio tra durezze e morbidezze è praticamente perfetto, ed è proprio così, suadentemente, che questo Palmentino ti si installa in casa e non se ne vuole più andare.

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