Visto che secondo me non ci siamo lontani, vorrei citare l’Apocalisse. Conoscete il capitolo11, versetto 18? No?Ve lo cito io: “Dio porterà la rovina a coloro che distruggono la sua creazione”. Ecco, secondo me il nostro pianeta è una sua creazione, no? A buon intenditor… Rimanendo in tema, anche il rispetto della natura mi sembra una buona pensata di questi tempi, cosa che ad esempio fa l’imolese Ca’ dei Quattro Archi con i suoi vini. Il Ligrèza, per dirne uno, è artigianale fin dall’etichetta, con l’anno della vendemmia (nel mio caso 2023) scritto a mano su ogni boccia. Siamo di fronte a un bianco da uve 85% Trebbiano di Romagna,15% Malvasia e altre autoctone. Nemmeno un ettaro di vigna, macerazione sulle bucce, nessuna filtrazione. Bel naso fresco, al palato l’impatto è un po’ strong, poi diventa più docile. Mineralità? Oh sì. Da Campovinato.
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