Oggi tesserò le lodi di un vino che, una volta stappato, trasforma il mondo in un luogo di arcobaleni e unicorni. Il bianco frizzante Jonny Gambato (come si fa a non amare un vino che si chiama Jonny Gambato?) arriva da Neviglie, vicino a Barbaresco, ed è un rifermentato in bottiglia composto da 70% Pinot nero e 30% dai vitigni Chardonnay, Sauvignon blanc, Viognier, Riesling e Chennin blanc.
La simpatia del nome si ritrova nella sostanza, visto che questo Jonny è un vino estivo, di facile beva, che ben si abbina, per dirne una, tanto ai crudi di mare quanto a un aperitivo molto semplice o addirittura alla pizza, signore e signori. Ha un colore che ci dipingeresti la vespa con quel colore lì, tra l’ambrato e l’arancione vintage, poi sprigiona profumi suadenti di fiori di campo e agrumi, è dissetante, sapido, finale amaricante. Bella lì, Jonny.