Il Festival di Sanremo e le pagelle più attese

Achille Lauro SanremoUscire con un giornale nel pieno del Festival della Canzone Italiana rende inevitabile parlarne nella rubrica di musica, non credete?
Stanchi di classifiche, voti e pagelle? Io sì e per una volta lascio così spazio ad altri, ad Alberto Scotti in particolare, mente e cuore dei siciliani Maisie, band di culto che (anche) da Sanremo e (anche) dalla musica leggera italiana è chiaramente influenzata, nonostante poi le loro risultino paradossalmente quanto di meno sanremiano possa esserci tra le canzoni scritte in italiano. Ecco che questo cortocircuito mi ha fatto decidere di pescare dalla frequentatissima bacheca Facebook di Alberto e dalle sue consuete e attese pagelle. Qui ne ho selezionate alcune, quelle con cui forse sono più d’accordo.

NEK La classica tamarrata epic melodic rock (?) di Nek. Prevedibile come la morte.
Voto: 4

LOREDANA BERTÈ Madò, perfetta, oltre i limiti, oltre la vergogna, oltre la decenza e il buon gusto. Oltre tutto, come la vera rockstar che è. Il pezzo spacca e ha un ritornellone azzeccatissimo. W Lory, regina del festival!
Voto: 8+

DANIELE SILVESTRI – RANCORE Due miei idoli, uno storico e uno di più recente acquisizione. Su Silvestri ho anche avuto una litigata estrema con un denigratore, finita con un ban liberatorio di cui ancora mi porto la sensazione di gioia nel cuore. Canzone bellissima, grande arrangiamento, testo super, zero pose.
Voto: 9

FEDERICA CARTA – SHADE Vabbè, ‘na merda, dai. Il verso più bello è “ah ah ah”. Per dire…
Voto: 0

BOOMDABASH ‘Sta roba sarebbe suonata vecchia e scadente già nel 1994. Ma che è, uno scarto dei Pitura Freska? La tristezza proprio.
Voto: 0

PATTY PRAVO – BRIGA Patty Pravo è un monumento della musica italiana (e mondiale) che andrebbe preservato da se stessa. Diciamoci la verità: non è più in grado di stare su un palco né di cantare dignitosamente. Imbarazzo puro. Io a un certo punto ho chiuso gli occhi e mi sono tappato le orecchie. Voto: 2

ACHILLE LAURO Bello, sfacciato, decadente come i tempi che viviamo. Gran bel talento. Il pezzo sembra quasi un omaggio al giovane Vasco. Poi arriva l’autotune ed è subito ponte intergenerazionale.
Voto: 7

ARISA Bomba! Un po’ Raffaella Carrà periodo Boncompagni, un po’ musical, un po’ Bacharach. Pezzo scritto benissimo e interpretato meglio. Folle e coraggioso. Bravissima.
Voto: 9

NEGRITA Questi sono peggio delle piaghe d’Egitto. Ma possibile che si sciolgono tutti e loro mai? Madonnagesù.
Voto: 0

GHEMON Ragazzi, a me ‘ sta roba qui mi fa godere. La grande tradizione del soul all’italiana, quello di gente come Enzo Avitabile e Neffa. Non sarà originalissimo, ma bravo, bravo, bravo.
Voto: 8

EX-OTAGO Boh. Non fa proprio schifo ma neanche si può dire che sia una bella canzone. Così così, una cosetta piccina, che non infastidisce, ma non ti dà niente.
Voto: 5

IRAMA Melodrammone pop con l’aggravante dell’impegno sociale e un coro gospel pacchiananamente utilizzato. Fessissimo.
Voto: 4

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