Tirannosauro (di Paddy Considine, 2011)
L’attore (da noi non molto noto) Paddy Considine debutta nella regia con un film che parla di solitudini: quella disperata di Joseph, che non sapendo con chi sfogare la sua rabbia, uccide il suo cane, e quella celata di Hannah, che si rifugia nella religione per sfuggire a una quotidianità fatta dal marito che disprezza. Il loro incontro non risolverà i problemi, ma li spingerà a sfogare dolori e frustrazioni. Tirannosauro ripercorre e rinvigorisce il filone inglese dei drammi a sfondo sociale cari a Ken Loach e non solo, se si pensa anche a serie come Shameless; un film duro e difficile da digerire, fluido e avvincente nella narrazione, decisamente meno semplice nell’approccio molto diretto alle tematiche che riguardano la situazione e lo stato morale dei protagonisti. Una visione breve (90 minuti) che se affrontata con forza darà notevoli soddisfazioni, perché è un grandissimo film, dalla regia asciutta e matura, dalla sceneggiatura struggente e dalla recitazione eccezionale. Tra il grande Peter Mullan e il sempre sorprendente caratterista Eddie Marsan (protagonista anche dell’italiano Still Life), spicca però la straordinaria Olivia Colman, protagonista di una delle migliori interpretazioni viste negli ultimi anni. Il film ha ottenuto premi e consensi al Sundance, ha vinto gli oscar indipendenti inglesi come miglior film e attrice, è passato da noi soltanto tramite festival (Roma e Ravenna presenti), ma non è mai uscito in sala, se non che a maggio di quest’anno ha visto la luce direttamente in Dvd. Quando al cinema manca la qualità, in casa avete l’occasione di provare momenti di grande cinema.
ARQ (di Tony Elliott, 2016)
In un futuro prossimo e come sempre caratterizzato da guerre per il monopolio dell’energia mondiale, troviamo Renton e Hannah nel letto svegliarsi di soprassalto e venire aggrediti da misteriosi soldati. In realtà si scopre prestissimo che nella casa di Renton c’è l’ARQ, una potente macchina del tempo in grado di far rivivere lo stesso giorno da chi abita nella stessa casa. Costruito esattamente come il mitico Ricomincio da capo con Bill Murray, il film si sviluppa come un thriller fantascientifico i cui loop temporali servono ai protagonisti e al pubblico per svelare quale intrigo c’è alla base dell’intrusione casalinga iniziale. Il thriller si rivelerà un meccanismo non sempre chiaro ma pieno di sorprese e di avvincenti ribaltamenti di scena. ARQ è un film importantissimo al di là della trama, perché costituisce una nuova frontiera della distribuzione e della visione da parte dello spettatore, in quanto è prodotto e trasmesso in esclusiva da Netflix, piattaforma online che già ha lanciato la serie tv dell’estate (Stranger Things) e che sta pian piano prendendo piede in Italia. Il film presentato è un’interessante e imperfetta opera prima, rivolta per lo più agli appassionati di fantascienza, piuttosto che agli amanti delle commedie con Bill Murray, di breve durata (sotto i 90 minuti) e con attori emergenti bravi e belli; inoltre ARQ è una grande prima visione per l’Italia in quanto è stato presentato soltanto il 9 settembre al prestigioso festival di Toronto in anteprima mondiale. Un divertimento per appassionati del genere, ma soprattuto, speriamo, un nuovo modo di intendere il cinema che affianchi le visioni sul grande schermo, così da dar lunga vita anche alle piccole produzioni.
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