mercoledì
25 Giugno 2025

La fantascienza di Susanne Bier e il suo cugino spagnolo

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Bird Box Film Netflix Bullock

Bird Box (di Susanne Bier, 2018)
Tratto dal romanzo La morte avrà i tuoi occhi, opera di esordio dello scrittore inglese Josh Malerman, Bird Box racconta di un mondo futuro prossimo in cui delle indecifrabili e invisibili forze sovrannaturali, che hanno conquistato il mondo, costringono tutti coloro che hanno gli occhi aperti a suicidarsi. L’unica arma di difesa sembra essere tenere gli occhi chiusi e preferibilmente coprirsi con bende quando ci si trova all’aperto, e rifugiarsi in luoghi chiusi dove una volta oscurate le finestre si può guardare normalmente. Maloire deve attraversare un fiume con due bambini, e ben presto una serie di flashback spiegheranno la sua storia. Susanne Bier, un’affermata e premiata regista danese che fin qui ha prediletto dramma e commedia, si cimenta con la fantascienza apocalittica con l’aiuto di due attori affermati, ma anche loro poco inclini al genere, come Sandra Bullock e John Malkovich, partendo da uno spunto originale e da un inizio davvero intrigante, che vede i protagonisti muoversi bendati in un bosco. Nello stesso periodo è uscito un altro bel fanta-horror basato sulla privazione, A Quiet Place, dove invece i protagonisti non devono emettere alcun rumore, che con Bird Box costituisce un ottimo binomio. Il film non ha particolari difetti, alterna la traversata del fiume ai flashback che raccontano la storia di Maloire. Lanciato direttamente su piattaforma, il film ha ottenuto sia uno straordinario successo, sia uno spin-off ambientato a Barcellona, che sulla falsariga dell’originale americano, racconta in parallelo che cosa sta succedendo lì. Spoiler: la stessa cosa.

Bird Box Barcellona (di David e Alex Pastor, 2023)
Mentre Maloire è impegnata oltreoceano a lottare per la sopravvivenza, a Barcellona troviamo Sebastian, che pare voler cercare aiuto per sé e sua figlia. In realtà il protagonista in questo caso è il cattivo, un “visionario” che può vedere e che le forze misteriose hanno trasformato, lui insieme con altri (figure presenti anche nell’originale), in un pastore del male che spinge le vittime ad aprire gli occhi e, di conseguenza, a togliersi la vita. La forza del film è proprio tutta in questo punto di vista opposto rispetto all’originale, mentre lo svolgimento della storia non si distingue, come routine, dal padre americano. Il film però è godibile, soprattutto se visto a un mesetto di distanza dal precedente, in modo da limare sulle inevitabili ripetitività della storia. Inoltre Barcellona fa tesoro dell’esperienza covid, tratta il male quasi come se fosse un virus e cerca di studiarne una via d’uscita medica, impensabile e non pensata nel primo capitolo. Disponibili entrambi in streaming ed entrambi da vedere… magari con una benda accanto al divano.

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