Il nostro settimanale preferito, che va meritatamente in ferie, non vi lascia in balia di un mese di agosto senza guida, senza idee, senza orario, senza bandiera (citazione colta e un po’ radical) e soprattutto senza film. Le arene saranno nel pieno delle loro forze, e dopo aver ricordato per tutto il mese di luglio quali siano stati i film della stagione da riprendere e quali da guardare al cinema, proviamo insieme a scovare qualcosa di non convenzionale, qualche piccola chicca che si affianca ai numerosi titoli da prima fila che si riproporranno sicuramente. Alla Rocca di Ravenna si segnala la prima nazionale della Palma d’Oro di Cannes, I, Danel Blake di Ken Loach come appuntamento da non perdere lunedì 22. Tra le altre anteprime spicca Un padre una figlia di Cristian Mungiu, di cui si è parlato la scorsa settimana e che è un altro pezzo da novanta di Cannes (il 26). La isla minima è un bellissimo thriller già recensito ai tempi della sua uscita, e che non ha trovato molto spazio d’estate e che Ravenna lo offre l’1 settembre. L’arena di Bagnacavallo (il 6) propone per gli amanti del calcio un documentario da non perdere su Pelè (così intitolato e soprattutto con una elle sola) e ambientato agli arbori della carriera del campione, negli anni ’50. Faenza si distingue perché dà il (mio) film dell’anno, Quel fantastico peggior anno della mia vita (il 28 luglio, se leggete in tempo!), il Leone d’Oro veneziano Fuocoammare (7 agosto), documentario drammaticamente d’attualità sugli sbarchi di profughi e il cartone più drammatico e commovente di sempre, che è La tomba delle lucciole (il 4), un capolavoro dello Studio Ghibli degli anni ottanta, non adatto a bambini e ad adulti con lacrima facile.
Per la categoria di pubblico che non vuole uscire di casa, ho visto l’inedito appena uscito in Dvd in Italia e italiano, Come vivo ora, un film del 2013 tratto dal libro omonimo (ed. Feltrinelli) di Meg Rosoff di cui non ho mai sentito minimamente parlare ma che è continuamente citato nelle recensioni straniere. Nel film Saoirse Ronan (Amabili resti) è una ragazza americana che va a trovare i cugini in Inghilterra, s’innamora (ricambiata) del più grande, solo che ha la sfortuna che nel mentre scoppia la terza guerra mondiale. I soldati separano (per sesso) fratelli e cugini e la protagonista parte alla ricerca dell’amato per tutto il film, che nonostante la regia del bravo e premiato Kevin Macdonald (La morte sospesa, L’ultimo Re di Scozia, 22.11.63), non funziona affatto. La storia accusa buchi a ripetizione e la regia troppo psichedelica cerca di dare un’aura di surrealismo a una vicenda che finisce col rivelarsi sentimentale e drammatica. Lo segnalo ugualmente perché in generale il film è piaciuto e comunque dimostra di essere verosimilmente attuale nel presentare un teatro di guerra e tecnicamente molto ben confezionato. Provate e poi ne parliamo tutti insieme.
Anticipazioni di settembre: Stranger Things è una Miniserie Tv che trovate su Netflix che sta pian piano conquistando tutti. Vista solo una puntata non si può dir molto, se non il manifestare forte desiderio di vedere subito la seconda. La trama è un megamix di tutti i film anni ’80 del nostro immaginario (in particolare Stephen King e Steven Spielberg), ricco di citazioni, con due icone dei tempi quali Winona Ryder e Matthew Modine e tanta voglia di essere scoperta nelle caldi notti di un’estate cinefila.
Condividi