domenica
15 Giugno 2025

Nuova guida pregiudiziale: i film di giugno tra Virzì e Warcraft

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La guida rigorosamente pregiudiziale ai film del mese, dopo il successo (inteso come divertimento personale nello scriverla) del mese scorso, diventa un appuntamento mensile. Giugno 2016 ci riserva molti titoli interessanti, grazie anche al Festival di Cannes che si è concluso da poco. L’inizio è d’obbligo per un film che sta piacendo a tutti, è italiano e ci riempie d’orgoglio: La pazza gioia è l’ennesimo colpo messo a segno da Paolo Virzì, che oltre a farci sorridere e a raccontare la nostra “italietta”, questa volta alza il livello e si mette letteralmente sulla strada per raccontare il viaggio e l’amicizia di due donne particolari. Un film che non richiede una recensione per scegliere di vederlo o meno, un’opera da apprezzare con le proprie papille gustative. A proposito di Cannes e storie di donne, troviamo Julieta che è il solito Almodovar, che è da troppi anni che non mette a segno capolavori come Parla con lei o Tutto su mia madre, ma che a questo giro ha finalmente ricevuto il parere favorevole dei critici e ciò ci fa sperare bene. Critica festivaliera che invece non ha amato l’ultimo Nicolas Winding Refn (Drive, Bronson), che con The Neon Demon parla di bellezza e si cimenta in un gioco di morbosità al confine dell’horror psicologico. Terreno pericoloso, vedremo. Giugno inoltre è il mese dei videogames di ogni genere, perché in uscita ci sono due film ispirati a due titoli molto diversi che hanno fatto impazzire i giocatori di ogni continente. Warcraft è il gioco di ruolo più amato al mondo e non sarà facile trarne un buon film, ma al timone c’è Duncan Jones (figlio di Bowie) che oltre ad aver dimostrato di saperci fare con la fantascienza (Moon innanzitutto, poi Source Code), è anche un grande appassionato di videogiochi. A metà mese vedrà la luce Angry Birds, che chiunque giochi col proprio cellulare non può non conoscere. In questo caso realizzazione e produzione sono a cura direttamente della casa produttrice del gioco, la Rovio, che non ha voluto scomodare nessun altro esperto di film di genere. Nei mesi caldi non manca l’azione e il divertimento, forse concentrati in The Nice Guys, con Russel Crowe e Ryan Gosling, ambientato nella Los Angeles del 1977 e dotato di colonna sonora da non perdere. Il regista Shane Black è un esperto di questo genere poliziesco/azione/fracassone, probabilmente nato negli anni ‘80 con Arma Letale, e che aveva già portato sullo schermo con Kiss Kiss Bang Bang del 2005, anch’esso un omaggio nostalgico al genere. Niente di innovativo, ma ci si diverte. Per finire in gloria e in patria, suggerisco due titoli “minori”, che potrebbero rivelarsi preziosi. In sala è già presente Fiore di Claudio Giovannesi, anch’esso presentato a Cannes che parla di detenuti, di vinti e soprattutto merita diffusione e pubblico. Fiore parla appunto della storia d’amore tra due giovani rapinatori, interpretati da due attori debuttanti, non professionisti, e decisamente talentuosi. Tre giorni dopo, opera prima di Daniele Grassetti, è un film generazionale che parla di sobborghi romani e ventenni (fin qui nulla di nuovo), con toni ironici, protagonisti divertenti e situazioni rocambolesche. Una voglia di commedia in un contesto di situazioni serie che fa venire in mente un altro debutto felice, I primi della lista, con cui condivide il protagonista Francesco Turbanti. Infine… si, i supereroi ci sono anche questo mese, e c’è anche un… Vanzina! Buona visione.

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