mercoledì
25 Giugno 2025

Stefano Mordini debutta in “tv” con un (convincente) noir adolescenziale

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CoverlgAdorazione è il debutto alla regia televisiva di Stefano Mordini, ed è tratta dal romanzo di Alice Urciuolo, già autrice di Skam e Prisma, due tra i più fedeli racconti generazionali sui nostri adolescenti. Siamo a Sabaudia, nei pressi di Latina, una realtà molto lontana da ciò che si possa definire ordinaria, e la trama vede al centro la sparizione di una ragazza. Amici, fidanzato, amante e familiari sembrano tutti coinvolti in una storia che presto svelerà la natura di questa scomparsa, che trasformerà la serie in una sorta di torbido noir adolescenziale, che la regia di Mordini non mancherà di sottolineare.

L’evento scatenante ci mostrerà una comunità eterogenea nel suo status (per farla breve, ci sono ricchi e poveri), e situazioni familiari sempre piuttosto complicate, con evidente ripercussione su questo gruppo di adolescenti, a dir poco problematici, che riflettono l’incapacità dei genitori di svolgere il loro ruolo. Travestendosi da giallo, Adorazione racconta proprio le difficoltà comunicative ed espressive di due generazioni in un contesto che, per come è rappresentato, non fornisce alcun aiuto alle crisi che naturalmente si formano al suo interno. Punto di ritrovo dei protagonisti è un ristorante in riva al mare, la cui proprietaria ha un’interprete particolarmente originale, perché vede il debutto cinematografico della cantante Noemi, tutto sommato a suo agio nel ruolo. Contesti che creano personaggi o viceversa? Non lo sappiamo con certezza, ma certamente tra i protagonisti principali pare difficilissimo trovare quello “senza peccato”, compresa la ragazza scomparsa, e tutto il racconto ci trasmette l’idea chiara che questo desiderio di salvezza assume la forma di una chimera.

Il cast è leggermente acerbo ma di fatto rende bene l’idea, pur tendendo un po’ a caricare ed esasperare i loro personaggi. Oltre a Noemi, tra gli adulti, tra i quali si rivedono Ilenia Pastorelli (Jeeg Robot) e un quasi irriconoscibile Max Mazzotta (Paz!). Colonna sonora non bella (son gusti) ma adeguata, perché pienamente rappresentativa della generazione protagonista della serie, con canzoni che vanno da Fabri Fibra (supervisore di tutte le musiche), fino a Madame. Certo, questa storia è, di fatto, già stata vista in altri teen movie, ma l’ambientazione e la regia sanno dare una forte personalità; inoltre, cosa assolutamente non da poco, si segue con agilità e ritmo, senza inciampi. Non mancano ingenuità, semplificazioni soprattutto legate alla vicenda gialla, ma il pregio innegabile di Adorazione è, come detto, l’offrire un convincente spiccato di realtà, di luoghi e persone, di una provincia che in passato per Mordini è stata “meccanica” e che ora mostra una non indifferente desolazione.

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