Tornano i SeDici

Gli incontri-confronti sull’architettura contemporanea  fra progettisti esperti e giovani emergenti

Anche nel 2016 sono in programma otto conferenze da marzo a novembre in spazi di prestigio fra Ravenna, Forlì, Cervia, Faenza e Cesena. Fra le novità della quarta edizione della rassegna una tavola rotonda con gli ospiti ed altri esperti su temi di attualità che riguardano la professione, fra pubblico e privato, piani urbanistici, nuove architetture e rilancio di un’edilizia sostenibile.  Primo appuntamento giovedì 17 marzo al Salone Nobile di Palazzo Rasponi a Ravenna, con Andrea Dal Fiume di Imola e De Gayardon Bureau di Cesena

Qual è il ruolo dell’architettura contemporanea? Quali le nuove soluzioni progettuali in campo e le prospettive di una professione che può incidere significativamente sulla qualità dell’abitare e la vivibilità urbana? Come e quanto influisce l’intervento dell’architettura nel fondamentale comparto economico delle costruzioni e del mercato immobiliare?
Queste riflessioni, a partire dal 2013, sono state approfondite e dibattute in una serie di incontri/confronto aperti a tutti, con i più significativi progettisti e studi associati di architettura dell’Emilia Romagna e oltre. Alle conferenze hanno partecipato finora quaranta architetti progettisti, designer, storici e fotografi d’architettura, di diversa generazione ed esperienza, raccogliendo l’adesione di un folto pubblico sia di operatori del settore che di cittadini curiosi e appassionati di temi architettonici e urbanistici. Complessivamente si tratta di una folta platea oltre tremila persone.

La rassegna, ideata da un comitato scientifico composto da Gianluca Bonini e Giovanni Mecozzi (Nuovostudio – Ravena) e Filippo Pambianco (Cavejastudio – Forlì) è organizzata e promossa dalla rivista dell’abitare “Casa Premium” e dalla società editoriale e di comunicazione Reclam, con il patrocinio degli Ordini professionali degli architetti e ingegneri di Ravenna e Forlì anche ai fini formativi. La rassegna si avvale inoltre del patrocinio dei Comuni del territorio e del sostegno di importanti marchi di aziende legate al mondo delle costruzioni, dell’arredo e del design.
La nuova edizione annuale dei “SeDici Architettura” prevede anche quest’anno 8 incontri che hanno luogo, da metà marzo a novembre 2016, in spazi prestigiosi nelle città del territorio romagnolo fra Ravenna, Forlì, Faenza, Cervia, Cesena. Come già sperimentato con successo, gli incontri hanno come ospiti due studi di progettazione, – uno più noto e dotato di esperienza sul campo e uno di professionisti più giovani, emergenti, a inizio carriera – per un’esposizione e confronto, anche generazionale, fra le diverse metodiche e approcci al progetto. Novità dell’edizione 2016, la proposta di una tavola rotonda, in forma di dialogo “costruttivo” – fra gli ospiti delle conferenze ed esperti presenti per l’occasione – dedicati a temi di attualità nell’ambito, fra pubblico e privato, urbanistico ed edilizio, dello sviluppo sostenibile del territorio.
I protagonisti “esperti” delle otto conferenze, con alle spalle un ricco e originale vissuto professionale – fra realizzazioni, primati in concorsi, ricerche sul campo, pubblicazioni e didattica sono Lamberto Rossi & Marco Tarabella (Milano), Mauro Crepaldi (Copparo – Fe), Andrea Dal Fiume (Imola), Nicola Marzot (Bologna), Diverserighestudio (Bologna), Massimo Iosa Ghini (Bologna), Andrea Zamboni (Reggio Emilia), Alberto Giorgio Cassani (Ravenna). Ecco una sintesi delle loro biografie professionali.

Lamberto Rossi, (1954) si laurea in architettura a Roma con Ludovico Quaroni nel cui studio inizia l’attività professionale. Dal 1978 al 1983 collabora con Giancarlo De Carlo, a Milano, e nel 1980 con Renzo Piano a Genova. Dal 1983 ha un proprio studio di progettazione a Roma e, dal 1998, a Milano. Dal 2008 ha costituito, con Marco Tarabella, la Lamberto Rossi Associati. Fra le attività progettuali si segnalano la riconversione di grandi complessi monumentali fra ‘800 e ‘900 – ex-ospedali, ex-caserme – in campus universitari. In corso di realizzazione su questi temi sono: il Polo Scientifico e Didattico dell’Università di Bologna a Forlì con riconversione dell’ex-ospedale Morgagni (su concorso internazionale); il Campus Universitario di Novara per l’Università del Piemonte Orientale  (su concorso internazionale); il Campus di Lettere e Musicologia dell’Università di Pavia a Cremona con riconversione dei Monasteri/ex-Caserme di Santa Monica, San Benedetto e Corpus Domini; il recupero dell’ex-Teatro Italia in Auditorium a Fusignano (Ra). Lamberto Rossi vanta anche una competenza specifica nella progettazione ospedaliera. A partire dal 2000, ha coordinato la Commissione del Ministero della Sanità per un nuovo modello di ospedale (voluta dall’allora Ministro Veronesi e da Renzo Piano). Ha curato come consulente per la parte architettonica la prima realizzazione del modello con l’Ospedale di Gubbio/Gualdo Tadino (2002-2008). Ha anche partecipato al concorso internazionale per la progettazione del riordino dell’Ospedale di Pordenone, risultando vincitore. Lo studio LRA ha acquisito anche notevole esperienza nella progettazione di residenze comunitarie tra cui la Residenza Universitaria del Campus di Novara per incarico dell’Università del Piemonte Orientale e per iniziativa della Regione Lombardia, la Casa dello Studente “San Carlo Borromeo” de L’Aquila (inaugurata nel 2009); di housing sociale quali residenze per anziani e immigrati (recupero ex-Ospizio Giovannardi a Fusignano – Ra) e nella riconversione di edilizia pubblica: laboratorio Unesco sulla riqualificazione delle periferie urbane a Ponte Lambro (Milano).

Mauro Crepaldi, nato nel 1975, si laurea alla Facoltà di Architettura di Ferrara e collabora stabilmente con lo studio Antonio Ravalli Architetti dal 2002 al 2007, partecipando  a numerosi progetti e concorsi internazionali. Successivamente diventa responsabile dell’Ufficio Progettazione della  Patrimonio Copparo s.r.l., società “in house” del Comune di Copparo, costituita per la gestione del patrimonio comunale, il management, l’organizzazione dei servizi pubblici locali, delle attività complementari, la progettazione e la costruzione delle opere pubbliche. L’area di intervento e sviluppo progettuale di Crepaldi è prevalentemente regionale, in particolare fra Ferrara e Bologna. Di particolare rilievo i progetti legati alla città e al territorio di Copparo: il restauro delle ex carceri, la ristrutturazione della ex Pretura, i nuovi uffici anagrafe e centro servizi cittadino, il nuovo polo cimiteriale, il complesso storico di Villa Mensa sul Po di Volano.
Andrea Dal Fiume, (Modena, 1959) si laurea in architettura a Firenze nel 1989. Nel 1990 inizia l’attività di collaborazione in area tecnologica all’interno della Facoltà di Architettura di Ferrara dove, dal 1995 al 1998, è professore incaricato e titolare del modulo didattico di “Progettazione Ambientale”. Coautore del testo “Architettura sostenibile” (Pitagora Editrice Bologna 1998), è autore di alcuni contributi inseriti nei volumi editi da BolognaFiere nell’ambito del Saie anni 1993 e 1994. Attualmente svolge la propria attività all’interno del Comune di Imola in qualità di responsabile del Servizio Opere Pubbliche attraverso la società BeniComuni srl. Tra le opere realizzate: “Ampliamento del Cimitero del Piratello in Imola”, premiato all’interno del Festival dell’Architettura di Parma 2004, pubblicato nel volume “Almanacco di Casabella – giovani architetti italiani 2001 – 2002” e sulla rivista “Paesaggio urbano” (n. 6/2005 – Maggioli Editore); inoltre la “Scuola per l’infanzia di S. Prospero”, vincitore del Premio “Le citta’ per un costruire sostenibile” 2004 – Trieste, pubblicato all’interno della rivista “L’architettura naturale” (n. 25/2004 – Edicom Edizioni ) e la “Nuova mensa della scuola primaria A. Rubri a Imola”, pubblicata all’interno della rivista “Tetto & pareti in legno” (settembre/2006 – Ca’ Zorzi Edizioni)

Nicola Marzot, assieme al partner Luca Righetti è progettista senior dello studio Performa Architettura + Urbanistica di Bologna. Lo studio è specializzato principalmente nella progettazione urbana, nella valutazione delle trasformazioni urbane e nelle strategie di sviluppo e valorizzazione con specifico riferimento ai programmi funzionali complessi di riqualificazione urbana e territoriale, sostenuti sia da attori pubblici che privati. Marzot e Righetti hanno vinto diversi concorsi relativi a studi di fattibilità per Società di Trasformazione Urbana, in collaborazione con importanti istituti di ricerca, multinazionali e società di consulenza. Svolgono inoltre attività editoriali per autorevoli riviste internazionali di progettazione architettonica e urbana. Fra i lavori più significati di Performa A+U:  Progetto Staveco per palestra e campi sportivi (Bologna), Programma di Trasformazione Urbanistica Area Ravone (Bologna), Amatì Design Hotel (Zola Predosa-Bo), Uffici Nomisma, Palazzo Davia Bargellini (Bologna), Masterplan Nordhaven: the breathing city (Copenhagen), Complesso integrato della Stazione Centrale di Bologna, Factory park per insediamenti artigianali, uffici servizi e residenza (Argelato – Bo), Parco tematico con complesso multifunzionale residenziale, turistico, terziario, commerciale (Borgo Panigale – Bo), Urban Enterteinment Center Parco delle Stelle (Bologna), Riqualificazione e ri-progettazione del paesaggio in zona via Larga (Bologna), Progetto Acquario (Pero – Mi), Mondo Europa, parco divertimenti tematico (Medicina – Bo), Masterplan ex Officine Adige (Verona).

Diverserighestudio è stato fondato a Bologna nel 2013 dagli architetti Nicola Rimondi, Simone Gheduzzi e Gabriele Sorichetti, tutti e tre nati nel 1975 e laureati all’Università di Ferrara. «La nostra architettura è scrittura collettiva – affermano i tre progettisti –: vorremmo tornare a dare senso sociale al lavoro dell’architetto. Sentiamo l’esigenza di costruire operazioni dotate di senso che siano in grado di generare linguaggi e strumenti comuni tra abitanti e luoghi. L’architettura per noi è un supporto alla socialità». Lo studio è indirizzato su due temi fondamentali quello antropologico (l’architettura a servizio e in equilibrio fra esigenze della collettività e dell’individuo) e quello ecosostenibile (gli edifici devono consumare poca energia, tutelare il benessere fisico, quello acustico e l’armonia visiva degli abitanti). «Per cui nel progettare serve più know how che high tech». Lo studio ha lavorato per diverse committenze pubbliche e private: riconversione dell’Opificio Golinelli (Bologna), residenze Casalogica, Viagenova, Libeccio, Ostro+Scirocco (Bologna), la serie delle case Acupuncture, Casa del popolo Corte Campadelli (vincitrice del Premio Internazionale di Architettura Sostenibile), Biblioteca multimediale dell’Alma Mater di Bologna nell’area Staveco, rigenerazione dell’area industriale Ex Eridania a Molinella (Bo), progetto Brionvega a Pesaro, il modulo abitativo in legno T-Time.

Massimo Iosa Ghini, classe 1959, si laurea in architettura al Politecnico di Milano. È stato tra i fondatori del gruppo “Bolidismo” e ha collaborato con il gruppo Memphis fondato da Ettore Sottsass. Artista, disegnatore e progettista eclettico, nel 1990, fonda la Iosa Ghini Associati, con sede a Milano e Bologna. Si occupa di progettazione di architetture, installazioni culturali e commerciali, e catene di negozi. È inoltre attivo in campo teorico con la partecipazione a convegni, conferenze e seminari sull’architettura e il design. Tra le sue installazioni, quella del 1988 realizzata a Parigi al Centro Georges Pompidou. I suoi progetti si trovano in vari musei e hanno ricevuto riconoscimenti, tra cui il Roscoe Award negli Usa, il Good Design Award dal Chicago Athenaeum, il Red Dot Award, l’IF Product Design Award nel e il premio Iai Award Green Design Global Award a Shanghai. Un suo progetto è stato presentato nel Padiglione Italia “Le architetture del Made in Italy”, 13ª Mostra Internazionale di Architettura, Biennale di Venezia 2012. Nel 2013 la Triennale di Milano ha dedicato una mostra antologica ai suoi trent’anni di carriera professionale, dagli esordi all’oggi sostenibile, poi riproposta dal Mambo di Bologna. Nel 2015 un suo retail concept, Kiko Milano, ha vinto nella categoria Best Retail Global Expansion al Mapic 2014. La Fondazione Marconi ed il Marconi Institute for Creativity gli hanno conferito il Premio Marconi per la Creatività come riconoscimento per le sue capacità ideative. Presso la sede di Ice Agenzia a Roma Eur, è stata ospitata sua installazione “Assolo Italiano”, dedicata alle eccellenze del Made in Italy. Recentemente si è occupato di sostenibilità «non solo come tecnologia ma anche come atteggiamento».

Zamboni Associati Architettura di Reggio Emilia si occupa della progettazione di opere pubbliche e private alle varie scale architettoniche e urbane, il restauro di complessi storici e del Novecento, la pianificazione urbana, i progetti di carattere museale e allestitivo. Ulteriore ambito di intervento è la progettazione a scala territoriale e la riqualificazione degli spazi pubblici come nel caso di Porta San Pietro e via Emilia Ospizio a Reggio Emilia, vincitore nel 2010 del I premio nazionale Iqu. Tra i lavori più recenti la nuova sede provinciale della Confcommercio di Reggio Emilia, il restauro di Palazzo Linari e di Palazzo Scaruffi, sede della Camera di Commercio, il recupero della Fonderia Lombardini, sede di Aterballetto, la riqualificazione dell’Isolato San Rocco (RE), opera di Luigi Vietti, il recupero e riconversione a destinazioni pubbliche dello stabilimento industriale dismesso dell’ex Cremeria di Cavriago. La partecipazione a concorsi nazionali e internazionali di progettazione è ulteriore ambito di ricerca alle differenti scale architettoniche, urbane, territoriali. spaziano fra luoghi pubblici e privati, in interni e all’esterno, da musei e centri culturali a edifici storici, da uffici e negozi a hotel e ristoranti. Andrea Zamboni (associato e direttore tecnico di ZAA) studia alla Facoltà di Architettura di Ferrara e all’Accademia di Architettura di Mendrisio. Si laurea a Ferrara e in seguito collabora con Nicola Di Battista a Roma e Guido Canali a Parma. Con Canali Associati segue come responsabile di progetto la realizzazione del museo di arte compemporanea di Kyong Ki (Corea del Sud), oltre al progetto di riconversione della Manifattura Tabacchi di Milano. Nel 2002 è selezionato per il Premio Architettura dell’Accademia di San Luca a Roma. Dal 2005 svolge attività didattica e di ricerca nella Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” a Cesena. Dal 2010 è dottore di ricerca in Composizione Architettonica all’Università di Bologna. È autore di saggi e pubblicazioni, tra le quali “Dominique Perrault” in edizione italiana (Motta Architettura) e francese (Actes Sud), “Architettura del Novecento a Reggio Emilia” (Bruno Mondadori) con Chiara Gandolfi. Dal 2013 è professore a contratto in Composizione Architettonica alla Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna e fa parte del Centro Studi della rivista internazionale di architettura “Domus” diretta da Nicola Di Battista.

Alberto Giorgio Cassani si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano (1986), poi dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici (1993), e professore a contratto di Teorie e storia del restauro al PdM (1996-2002). È docente di Elementi di architettura e urbanistica all’Accademia di Belle Arti di Venezia. A contratto, insegna la stessa materia all’Accademia di Ravenna dal 1995. È abilitato come professore universitario nel settore Restauro e Storia dell’architettura. Già membro del Circolo Gramsci di Ravenna (1991-2002) è redattore di “Albertiana” e di “Anfione e Zeto” e curatore dell’Annuario dell’Accademia di Venezia; collabora con la rivista “Casabella”. Studioso di Leon Battista Alberti, suoi campi di studio sono inoltre la storia dell’architettura moderna e contemporanea, la teoria e storia del restauro, la letteratura sulle città e la fotografia d’architettura. Oltre a innumerevoli saggi e articoli ha al suo attivo diverse pubblicazioni monografiche e partecipazioni a convegni e conferenze sul tema della storia dell’architettura.

Fra architetti, fotografi di architettura e paesaggio e studi di progettazione emergenti e di nuova generazione saranno ospiti della rassegna: Ciclostile Architettura (Bologna), MIDE (Venezia), ETB (Treviso), Francesco Di Gregorio (Parma), INOUT architettura (Ferrara), De Gayardon Bureau (Cesena), Cavejastudio (Forlì), Alvise Raimondi (Cesena).
I loro curriculum professionali, le tendenze progettuali e i lavori che presenteranno in occasione delle conferenze, saranno documentati e approfonditi su queste pagine durante tutto il corso annuale della rassegna.

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