Sicis: un’avventura lunga trent’anni a Palazzo Rasponi

Sicis03L’azienda ravennate celebra la propria storia con una mostra multimediale e una collezione di gioielli

“Ravenna Mosaico”, la biennale dedicata all’arte musiva contemporanea si rinnova e quest’anno raggiunge per la prima volta sedi allestitive mai toccate come palazzo Rasponi dalle Teste che per l’occasione ospita fino al 7 gennaio la mostra “Sicis. Destinazione micro mosaico”. Il piano nobile dell’antico palazzo restituito alla città nel 2016, dopo un completo restauro diventa luogo per un’esperienza immersiva multimediale che inizia già dallo scalone monumentale, teatro di videoproiezioni che accompagnano il visitatore nell’ascesa. Tra gli usi e le destinazioni finora testate quella dell’allestimento ideato da Crossmedia Group è forse uno dei più convincenti, l’acustica del tutto imperfetta ha reso finora difficoltoso in più di un’occasione l’ascolto sia di musica eseguita dal vivo o sia della voce umana in convegni o incontri. Grazie alla mostra lo spazio del salone d’onore e delle stanze successive viene trasfigurato e al visitatore si apre un percorso nel scandito da pareti su cui si snodano proiezioni a 360°, affreschi digitali e video zenitali che raccontano per immagini e parole la storia di un’avventura imprenditoriale nata a Ravenna nel 1987 da un’intuizione del fondatore Maurizio Leo Placuzzi. Defilato rispetto alle esperienze artistiche del restauro e delle nuove creazioni originali dei tanti maestri e della botteghe ravennati,  Sicis ha condotto un proprio percorso aziendale a partire dalla tecnica musiva, mettendo a punto nuove metodologie nella posa di tessere in pasta vetrosa, in marmo, in metallo o pietre preziose fino all’oro e al platino. Innovazione tecnologica, ricerca sui materiali, brevetto per taglio delle tessere hanno permesso di superare la mera produzione di rivestimenti o di prodotti estendendo l’utilizzo del mosaico in molteplici settori per raggiungere quote di mercato a livello globale, specie nelle nuove economie, senza perdere di vista le dinamiche artigianali e la creatività del made in Italy. Ecco così la naturale evoluzione di Sicis che nel tempo ha aperto la divisione Home collection per interpretare l’architettura d’interni, dagli arredi, ai complementi come lampade, specchi, cuscini fino ai tessuti per tutte le soluzioni abitative. Un risultato raggiunto mediante lo studio delle produzione artistiche europee che ha permesso l’affermazione di uno stile eclettico volto ad incontrare le esigenze e il gusto per il lusso di mercati come l’estremo Oriente, la Russia e Paesi arabi.

Da qui la riscoperta e l’approdo all’antica tecnica del micromosaico applicata ai gioielli. «Il progetto – spiega Gioia Placuzzi – co-fondatrice della divisione Jewels – nasce con lo scopo di presentare al visitatore il mondo Sicis e di esplorare l’arte del mosaico, linguaggio universale e multiforme. Questa esperienza si spinge fino al micromosaico, utilizzato per impreziosire pezzi di alta gioielleria, opere uniche che combinano pietre preziose e oro con l’esclusività di una tecnica straordinaria che le rende eterne».
La simulazione virtuale racconta il mosaico reinventato da Sicis, e lo fa a Ravenna, dove gli occhi dei cittadini e dei turisti sono colmi dei giochi di luce, dalle infinite varietà di spessori e forme delle tessere tagliate a mano degli antichi mosaici dei maestri bizantini. In otto sale si dipana il racconto a partire dalle origini, dalle prime commesse che hanno impegnato una manodopera specializzata, capace di utilizzare materiali quali marmo, vetro, acciaio, tessuti in viscosa, velluto, lurex, poliesteri lucidi, cotone, tutti trattati in lavorazioni che riprendono la frammentazione del mosaico. L’excursus nella storia e nella realizzazione di copie antiche apre la strada a progetti ispirati alla pop art e all’avanguardia. L’esperienza immersiva si interrompe nella sala dedicata al micro mosaico, tecnica in voga nel XVIII nelle corti europee, applicata ai gioielli Sicis. Il ritratto in micromosaico con diamanti, inserti in oro, argento e topazio di Beatrice Cenci di Caravaggio accompagna il visitatore nella scoperta di incredibili fatture per la produzione di orologi impreziositi da forme zoomorfe e floreali e da parure in oro giallo dedicate a Teodora, oppure disegnate da Roger Thomas o da Doriana e Massimiliano Fuksas, a esemplari ancora una volta zoomorfi o ispirati alla flora in diamanti e zaffiri e oro bianco.
Nella produzione Sicis, in parte documentata nella mostra, immane è il numero delle collezioni che propongono grandi pannelli musivi da interno, arredi come sofà e poltrone dai tessuti ispirati al mosaico, tavolini, puf, grandi lastre in vetro; rivestimenti per il fondo di piscine o impianti termali in ambiti alberghieri o in contesti privati in Italia, negli Usa, Dubai, Spagna, Australia, Costa Azzurra, Sri Lanka, Israele per citarne alcuni. Numerosi inoltre i progetti outdoor realizzati dal mosaico per il cortile principale del Center Hotel di Olbia, alla superficie esterna del Circo Estable di Madrid, alle terrazze del Relais & Chateaux Terme Manzi Hotel & Spa di Ischia in bianco e blu; all’Oasis Shopping Mall a Jeddah – Arabia Saudita fino alla Paragon Prairie Tower realizzata con mosaico di vetro di Sicis a Urbandale, in Iowa, Stati Uniti. La Torre svetta oltre 36 metri con circa 5 metri di diametro e 1,8 milioni di tessere di mosaico colorato.

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