Storia di un albero e di un architetto

Il design come strumento poetico e di memoria: l’albero di Paulownia di Le Corbusier a Villa Le Lac

Disegno al tratto del fronte sul lago, Villa Le Lac (www.poppybevan.com)

Il design, un po’ come l’arte, ha il privilegio di essere intuitivo e, oltre ad essere green, negli ultimi tempi è diventato funzionale, ripensa se stesso, progetta il suo ciclo di vita e racconta storie e relazioni. Relazioni dinamiche con lo spazio, con il tempo e con le persone, ma anche relazioni poetiche: si è fatto emozionale e sociale insieme. Questo a volte può avere a che fare con il lusso, ma, ultimamente, ha a che fare soprattutto con altre componenti. I consumatori sono diventati più esigenti e, nello stesso tempo, hanno mediamente meno accesso alle risorse economiche.
Quindi un prodotto, soprattutto se costoso, deve essere di qualità. Deve essere evocativo, raccontare una memoria o aprire a un immaginario diverso e inedito, adattandosi alla personalità, ai diversi passaggi della vita. Sia esso cibo, sia esso indumento, sia esso oggetto di design destinato ad abitare la nostra casa.  La dimensione estetica  ed emotiva dei progetti ci deve riflettere nella nostra unicità e la logica del consumo fast non è più adeguata.  Si tratta di una sorta di Ritorno all’Ordine, dove l’ordine è una conservazione dinamica e innovativa tra passato e presente, che cerca di costruire un futuro essenziale, felice e sostenibile. Un futuro che nasce partendo dalla storia. Si cerca la Storia, la nostra Storia e quella degli altri, le nostre costellazioni affettive, anche e soprattutto nel design.

La collezione di oggetti Villa Le Lac Paulownia di Jaime Hayon per Cassina è un esempio di queste storie. Un piccolo uccellino con il legno di un’albero di Paulownia ha la funzione di tenere nel becco e nella fessura sul dorso le lettere; The Bird House, la casetta dell’uccellino, è invece il contenitore per appoggiare piccoli oggetti come cellulari, monete, schede e tessere ed è dotato di un gancio a cui appendere le chiavi; The Edge, l’altalena, è un ripiano da fissare alla parete tramite due corde in cuoio naturale.
Villa Le Lac Paulownia è una collezione a tiratura limitata di 100 esemplari per ognuno dei  pezzi ed è dedicata alla petit maison di Corseaux sulle rive del lago di Ginevra, primo esempio di architettura moderna disegnata da Le Corbusier e da suo cugino Pierre Jeanneret. Nella piccola casa sul lago andarono ad abitare i genitori dell’architetto. Il padre per un solo anno e la madre sino al 1960. Nei sessantaquattro metri quadri di Ville Le Lac, completata nel 1924, si trovano già espresse le linee guida del programma di Le Corbusier. Si tratta di un luogo mitico per gli architetti di tutto il mondo: una casa progettata a partire dal paesaggio, dolcemente adagiata in riva al grande lago svizzero, piccola e discreta eppure grandissima perché l’esterno si irradia all’interno e, pur essendo un confortevole nido, si percepisce un grande respiro, la libertà dello sguardo. Il roof garden nasconde con discrezione la casa in mezzo alla natura, proteggendola, e  la grande finestra a nastro si apre sull’orizzonte di acqua e montagna. Nel giardino della villa fu piantato un albero di Paulownia tormentosa, considerato dagli architetti come un “albero sacro” perché i suoi rami lunghi dovevano creare, nelle intenzioni dell’architetto, il tetto di foglie della Salle de Verdure, lo spazio vicino all’acqua chiuso da un muro con una piccola finestra che incorniciava, come un quadro, il panorama meraviglioso sul lago.

Le Corbusier  scelse una Paulownia per la sua storia simbolica e perché era a crescita rapida: in Cina viene utilizzata da millenni ed è piantata in occasione della nascita di una figlia femmina. Quando la figlia si sposa, l’albero viene tagliato e con il legno si realizzano il letto nuziale e altri arredi per la casa, portati dalle ragazze come dote.  È quindi un albero orientale, con una memoria forte e portatore di un’identità importante. Nel 2013 l’albero fu tagliato perché irrimediabilmente malato e Cassina, venuto a conoscenza di questo episodio dall’ECAL – University of Art and Design Lausanne, si impegnò a ripiantare un nuovo albero per la Salle de Verdure, riutilizzando il legno della Paulownia storica per un nuovo progetto di design che mantenesse una relazione con l’albero stesso.

Nonostante i numerosi tentativi di piantare un discendente tramite talee dell’albero originario, nessuno è riuscito a sopravvivere durante la primavera piovosa del 2013, e i semi raccolti dai suoi frutti e seminati a diverse latitudini a Corseaux (Svizzera), Parigi, Boulogne-sur-Mer (il nord della Francia), Roquebrune Cap Martin (il sud della Francia) e Bruxelles (Belgio), non sono cresciuti. Nel novembre del 2013, un nuovo albero Paulownia è stato piantato a Ville Le Lac come segno di continuità dell’eredità di Le Corbusier e della sua architettura. Tuttavia nella primavera del 2014, è stato scoperto un germoglio che cresceva dal muro della terrazza della villa, molto probabilmente grazie a un seme spinto dal vento o portato da un  uccellino, come quello pensato da Jaime Hayon. Questo piccolo erede della Paulownia di Le Corbusier è stato trapiantato a Bourse aux Arbres, nella periferia di Losanna, dove ha raggiunto più di 50 centimetri di altezza. In occasione del 50° anniversario della collezione LC, Cassina ha quindi affidato al designer Jaime Hayon l’incarico di rendere omaggio al grande maestro creando una serie di accessori inevitabilmente in edizione limitata poiché realizzati con il legno di questo unico albero di Paulownia.

«Ho pensato a chi avrebbe più sentito la mancanza di questa bellissima Paulownia sulle rive del Lago di Ginevra. Ho pensato agli uccelli che cantano con il sottofondo delle foglie che si muovono con il vento, a una piccola casa per quegli uccelli, e ai bambini che ridono felicemente mentre oscillano dai rami. Ho lasciato che quest’intuizione mi guidasse nel realizzare tre oggetti che parlano il linguaggio poetico dell’albero, evocandone una nuova vita», ha raccontato Jaime Hayon a proposito del progetto.
Una curiosità: la Paulownia è uno degli alberi più sostenibili del mondo. Una piantagione di 4 acri assorbe 13 tonnellate di CO2 ogni anno, il suo legno è una biomassa straordinaria e le sue foglie si possono utilizzare come foraggio. È inoltre un albero adatto per la prevenzione dell’erosione del suolo perché sviluppa in breve tempo un profondo apparato radicale; è indicato per la bonifica dei siti inquinati dai metalli pesanti  e cresce velocemente, sviluppando una bellissima chioma e grandi fiori a calice, profumati e melliferi; il suo legno è elastico e allo stesso tempo molto resistente, ottimo per le tavole da surf e gli skateboard.  In Cina, oltre che per le doti delle giovani spose, era il legno con cui si costruivano gli strumenti musicali e i giocattoli.  Un po’ come il Little Bird di Jaime Hayon, insomma, un gioco utile che ricorda il canto degli uccelli tra i rami dell’albero di un grande architetto sognatore.

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