Un anno dopo arrestato a Napoli il rapinatore di gioielli di piazza Kennedy

Aveva aggredito un rappresentate di preziosi in pieno giorno, esplodendo anche alcuni colpi di pistola, fortunatamente a salve

rapina a RavennaDopo una lunga attività investigativa, durata quasi un anno, la Squadra Mobile di Ravenna ha individuato e arrestato a Napoli l’autore della rapina a un rappresentante di gioielli avvenuta a Ravenna in piazza Kennedy a fine maggio 2014.
Gli agenti ravennati, in collaborazione con i colleghi della città partenopea, l’hanno ammanettato alle prime luci dell’alba, in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip del Tribunale di Ravenna Rossella Materia. Si tratta di M. C., 45 anni, residente nell’hinterland napoletano, pregiudicato per numerosi reati contro il patrimonio. M. C. su cui nei mesi scorsi sono stati acquisiti rilevanti elementi di prova era ricercato per il reato di rapina aggravata, commessa a Ravenna ai danni di un rappresentante di preziosi.

La rapina, avvenuta nel primo pomeriggio del 28 maggio dello scorso anno, aveva suscitato notevole allarme per le modalità particolarmente cruente di uno dei due rapinatori che, armato di pistola, aveva aggredito nella centralissima Piazza Kennedy un rappresentante di gioielli, sottraendogli una valigia contenente preziosi.
La vittima della rapina aveva parcheggiato la sua auto in piazza e dopo due ore, terminato il suo giro fra i gioellieri del centro, mentre riponeva nel bagagliaio della vettura la valigia, era stato assalito da un rapinatore sceso dallo scooter condotto da un complice. Per neutralizzare la reazione del rappresentante, il rapinatore, armato di pistola, gli aveva sparato contro alcuni colpi, riuscendo in tal modo a impossessarsi della borsa per poi dileguarsi insieme al complice. All’atto di salire sullo scooter, il rapinatore armato aveva perso il casco. Attraverso l’esame dei bossoli era emerso che la pistola era caricata a salve.

rapinatore ravennaLe indagini della sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile, coordinate dal Sostituto Procuratore Cristina D’Aniello, incentrate sulle descrizioni fisiche dell’aggressore fornite dalla vittima e dai testimoni, sull’esame delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza della zona, sul continuo scambio di dati con gli uffici investigativi della Polizia di Stato di Napoli, La Spezia e Pisa, ove si erano verificati fatti analoghi, hanno consentito di concentrare l’attenzione degli investigatori sul pregiudicato partenopeo, che già’ in passato era stato controllato nei pressi di una gioielleria da una pattuglia antirapina. Infine, le indagini tecniche effettuate dalla Polizia Scientifica sul casco perso dal rapinatore durante la fuga hanno fornito il riscontro decisivo sulla fondatezza dell’ipotesi di lavoro portata avanti da mesi.
Una curiosità: dopo la cattura, M.C. è stato condotto al carcere di Pogggioreale a Napoli. Durante il tragitto ha confidato ai poliziotti che il suo rammarico per essere stato arrestato era attenuato dalla possibilità di essere presente alla visita del Papa, prevista per l’indomani proprio all’interno del carcere.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24