Hanno agito indisturbati nella notte del sabato prima di Pasqua, probabilmente una banda di almeno sei persone, scassinando e prelevando dalla cassa continua dell’emporio del “fai da te“ Obi, di via Faentina a Ravenna, 35mila euro, per poi dileguarsi nel nulla. Il furto è stato scoperto nella prima mattinata del 6 aprile dalla commessa che ha aperto l’esercizio commerciale e denunciato il fatto ai Carabinieri, che ora stanno indagando sulla vicenda. I militari intervenuti hanno ispezionato il negozio ed hanno eseguito un sopralluogo assime al personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale per cercare qualche traccia o indizio: sinora le indicazioni più rilevanti sono quelle registrate dalle telecamere di sicurezza che hanno evidenziato come il gruppo di rapinatori era ben preparato e a conoscenza dei sistemi di sicurezza.
Stando al primo allarme scattato, la banda si è introdotta nel negozio alle 23.30 circa di sabato 4 aprile; l’allarme della cassa continua ha segnalato solo per pochi secondi una anomalia ma è subito tornato alle condizioni di normalità. L’ipotesi è che quello sia stato il momento in cui i ladri sono entrati in azione per poi garantirsi la possibilità di lavorare con tutta calma nel grande magazzino. L’ingresso è avvenuto verosimilmente da una porta antipanico ma il dettaglio è ancora al vaglio da parte dei Carabinieri. Determinata l’opportunità di agire indisturbata, la banda ha avuto tutto il tempo di aprire la cassa continua, scardinando e rompendo anche la solida cornice in cemento armato. Le casse aperte sono due: quella con i ricavi in attesa di essere prelevati e quella dei soldi utilizzati per le casse: un bottino totale denunciato di circa 35mila circa.
Sempre dall’analisi dei filmati delle telecamere è stato possibile osservare il modus operandi dei ladri: non solo erano incappucciati e dotati di guanti, ma indossavano tutti una tuta bianca da lavoro. Considerando l’azione di scasso svolta all’interno ed i “pali” all’esterno si stima che i malviventi non fossero meno di sei. Una volta raccolto il denaro i ladri sono scappati da una porta esterna che apre direttamente sulla campagna, con l’accortezza, in precedenza, di disabilitare l’allarme.



