Oltre 400mila confezioni alimentari destinate in Toscana sono state distrutte nell’inceneritore Hera. Trovati anche 30mila farmaci vietati
L’importatore, una società in accomandita semplice della provincia di Firenze gestita da cinesi, aveva dichiarato un carico di copertura di “bacchette, spazzolini da denti e tazzine” ma negli oltre 2.100 cartoni sequestrati c’erano in effetti salumi, uova, pesce, crostacei e liquori, destinati – suppongono i finanzieri – ad attività commerciali sul territorio nazionale.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Ravenna le Fiamme Gialle del Gruppo ravennate hanno accompagnato un camion di Hera con la merce deperibile del carico illecito all’impianto di incenerimento di via Baiona e controllato la distruzione degli alimentari, molti in pessimo stato di conservazione già al momento del sequestro.
Unitamente ai prodotti ad uso alimentare nel container sono state sequestrate anche 30.000 confezioni di medicinali tutte a marca cinese, la cui importazione è assolutamente vietata nell’intero territorio comunitario. Su questi prodotti sono in corso accertamenti congiunti con l’Agenzia Italiana del Farmaco per analizzare i principi attivi contenuti nei farmaci e definirne il potenziale grado di pericolosità.
Il rappresentante legale della società importattrice, B.Y. di 50 anni è stato denunciato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Ravenna per il reato di contrabbando aggravato, che prevede una pena di reclusione fino a tre anni e multa che, nella circostanza, può arrivare fino ad 1milione e 200mila euro.