Si fingeva un dipendente Enel per truffare una pensionata

I carabinieri di Lido Adriani sono invervenuti dopo una segnalazione

Si fingeva un dipendente dell’Enel per farsi mostrare documentazione con dati sensibili sulla privacy. Giovedì 5 novembre i Carabinieri hanno deferito all’ Autorità Giudiziaria un cittadino del Senegal colto sul fatto dopo la segnalazione giunta al 112 da un cittadino che aveva notato i soliti procacciatori di contratti “porta a porta” in località marina di questo centro. La pattuglia della Stazione di Lido Adriano, intervenuta immediatamente, ha subito individuato un ragazzo mentre colloquiava con una pensionata residente nella zona.

È stato così fermato e identificato un cittadino senegalese, classe ’92, residente nella provincia di Ravenna; i militari, all’atto dell’intervento, hanno notato che il ragazzo mentre parlava con la vittima, aveva già in mano della documentazione, nello specifico una bolletta, che la malcapitata aveva consegnato credendo alla buonafede del senegalese. La scusa è purtroppo nota, poiché già in passato si sono verificati casi analoghi: il venditore con la scusa di dover rilevare il codice cliente per procedere ad una verifica sulla correttezza delle informazioni e dei pagamenti, entra in possesso di dati sensibili, coperti dalle normative sulla privacy. Molto spesso questi dati vengono poi utilizzati per fini illeciti o addirittura sono semplicemente il prodromo per una richiesta indebita di denaro, che le ignare vittime molte volte liquidano immediatamente temendo ulteriori disagi.

Fortunatamente con l’intervento della Stazione Carabinieri di Lido Adriano non si è verificato nulla di tutto ciò; il 23enne senegalese invece è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà.

 

 

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