Casse di colmata, via al processo per i big del porto: tre richieste di prescrizione

Alla sbarra dieci manager e dirigenti pubblici e privati accusati di aver trasformato lasciato i depositi di fanghi dragati oltre le scadenze delle autorizzazioni creando di fatto delle discariche abusive. Imputati i massimi vertici di Autorità portuale, Cmc e Sapir. Presente in aula solo Di Marco, ex presidente di Ap

RAVENNA 10/04/2015. PUNTA TRATTAROLI, CASSE DI COLMATA SOTTO SEQUESTRO

L’area della penisola Trattaroli dove si trovano le casse di colmata sotto indagine

La prima udienza del processo che vede alla sbarra in tribunale a Ravenna dieci persone tra manager e dirigenti di enti pubblici e società private del mondo portuale per la nota vicenda della gestione dei fanghi di dragaggio dai fondali del canale e del loro stoccaggio nelle casse di colmata, con l’ipotesi di reati ambientali di varia natura, si è tenuta nel primo pomeriggio del 29 maggio e si chiusa dopo le richieste di prescrizioni presentate dai legali di tre imputati. Il giudice Federica Lipovscek si è riservato e l’udienza è stata rinviata al 21 giugno.

I big coinvolti fanno riferimento a tre realtà del settore: Autorità portuale, Cmc e Sapir. La prima in veste di stazione appaltante e le ultime due in veste di società esecutrici dei lavori. L’accusa della procura (pm Marilù Gattelli) ipotizza che i fanghi dragati siano stati collocati in casse di colmata e lì lasciati ben oltre la scadenza delle autorizzazioni realizzando quelle che a tutti gli effetti vanno considerate delle discariche.

I tre imputati che chiedono una sentenza di proscioglimento per avvenuta prescrizione sono Giuseppe Parrello (presidente dell’Autorità portuale fino a febbraio 2012), Giordano Angelini (presidente di Sapir fino a giugno 2011) e Guido Leoni (vicepresidente di Cmc fino a maggio 2011). Gli altri imputati sono: Massimo Matteucci (presidente di Cmc fino a poche settimane fa), Galliano Di Marco (presidente di Ap da marzo 2012 a marzo 2016), Matteo Casadio (presidente di Sapir da giugno 2011 fino a qualche mese fa), Roberto Rubboli (amministratore delegato di Sapir all’epoca dei fatti), Alfredo Fioretti (vicepresidente di Cmc all’epoca dei fatti e oggi presidente), Maurizio Fucchi (vicepresidente di Cmc da maggio 2011 a giugno 2014), Dario Foschini (amministratore delegato di Cmc dal 2009 a marzo 2015). Dei dieci l’unico presente in aula era Di Marco.

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