Alla sbarra dieci manager e dirigenti pubblici e privati accusati di aver trasformato lasciato i depositi di fanghi dragati oltre le scadenze delle autorizzazioni creando di fatto delle discariche abusive. Imputati i massimi vertici di Autorità portuale, Cmc e Sapir. Presente in aula solo Di Marco, ex presidente di Ap
La prima udienza del processo che vede alla sbarra in tribunale a Ravenna dieci persone tra manager e dirigenti di enti pubblici e società private del mondo portuale per la nota vicenda della gestione dei fanghi di dragaggio dai fondali del canale e del loro stoccaggio nelle casse di colmata, con l’ipotesi di reati ambientali di varia natura, si è tenuta nel primo pomeriggio del 29 maggio e si chiusa dopo le richieste di prescrizioni presentate dai legali di tre imputati. Il giudice Federica Lipovscek si è riservato e l’udienza è stata rinviata al 21 giugno.
I big coinvolti fanno riferimento a tre realtà del settore: Autorità portuale, Cmc e Sapir. La prima in veste di stazione appaltante e le ultime due in veste di società esecutrici dei lavori. L’accusa della procura (pm Marilù Gattelli) ipotizza che i fanghi dragati siano stati collocati in casse di colmata e lì lasciati ben oltre la scadenza delle autorizzazioni realizzando quelle che a tutti gli effetti vanno considerate delle discariche.
I tre imputati che chiedono una sentenza di proscioglimento per avvenuta prescrizione sono Giuseppe Parrello (presidente dell’Autorità portuale fino a febbraio 2012), Giordano Angelini (presidente di Sapir fino a giugno 2011) e Guido Leoni (vicepresidente di Cmc fino a maggio 2011). Gli altri imputati sono: Massimo Matteucci (presidente di Cmc fino a poche settimane fa), Galliano Di Marco (presidente di Ap da marzo 2012 a marzo 2016), Matteo Casadio (presidente di Sapir da giugno 2011 fino a qualche mese fa), Roberto Rubboli (amministratore delegato di Sapir all’epoca dei fatti), Alfredo Fioretti (vicepresidente di Cmc all’epoca dei fatti e oggi presidente), Maurizio Fucchi (vicepresidente di Cmc da maggio 2011 a giugno 2014), Dario Foschini (amministratore delegato di Cmc dal 2009 a marzo 2015). Dei dieci l’unico presente in aula era Di Marco.