Dilaga la truffa della cauzione, i consigli dei carabinieri: «Chiamate il 112»

Gli incontri dell’Arma con i cittadini contro ai malviventi. Il capitano Marella: «Usate il cellulare per sfuggire ai trucchi»

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Il capitano dei carabinieri Cristiano Marella

Suona il telefono di casa e la voce dall’altra parte si presenta come un appartenente alle forze dell’ordine che comunica di aver trattenuto un parente di chi ha risposto perché ha avuto un incidente e non ha copertura assicurativa quindi serve il pagamento di una cauzione di alcune migliaia di euro che sarà ritirata a domicilio da un avvocato. Tra gli addetti ai lavori è conosciuta come la truffa della cauzione o la truffa dell’avvocato. E continua a fare vittime tra gli anziani, raggirati dalla recita impeccabile dei malviventi. A Faenza due episodi nei giorni scorsi. Gli anziani ci hanno rimesso soldi e oggetti preziosi che il fantomatico avvocato si è fatto consegnare.

È stato il capitano dei carabinieri Cristiano Marella, comandante della compagnia di Faenza, a raccontare questi casi in occasione di un incontro pubblico per sensibilizzare la popolazione proprio contro questi reati. Un ciclo di incontri per insegnare alle potenziali vittime come evitare di cadere nei tranelli: il primo appuntamento dopo la pausa estiva è stato il 27 settembre al centro sociale Laderchi in corso Garibaldi a Faenza. È stato distribuito a tutti i presenti il vademecum con i consigli antitruffe “in pillole” per evitare di rimanere vittime di raggiri di vario genere e il capitano ha proiettato delle diapositive per commentare le sceneggiate degli imbroglioni più di voga di questi tempi nel Faentino.

Il capitano Marella parte dal consiglio più semplice ma anche il più importante: «Non bisogna mai aprire la porta agli sconosciuti e mai consegnare denaro o gioielli nemmeno a chi si spaccia per appartenente alle forze dell’ordine perché non esiste nessuna cauzione da pagare direttamente ai carabinieri o altri operatori di polizia». Per quanto riguarda il caso specifico della truffa della cauzione, invece, il consiglio è «chiudere immediatamente la comunicazione e se si ha un cellulare a disposizione telefonare al numero di emergenza 112, lasciando perdere il telefono fisso perché a volte gli impostori restano in linea per mantenerla occupata in attesa che la vittima risollevi la cornetta per avvisare qualcuno, invece così facendo dall’altra parte ci sono sempre loro che continuano la loro fiction».

La campagna antitruffa dei carabinieri di Faenza continuerà anche nelle prossime settimane, in altri centri sociali e per le varie parrocchie del territorio per dispensare consigli utili a tutta la popolazione al termine delle funzioni religiose domenicali.

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