Il fatto non sussiste. Pur in attesa delle motivazioni, si può dire che per le difese di quattro dirigenti Ausl quella di questa mattina si stata una giornata trionfale: tutti assolti con formula piena in abbreviato dal Gup Piervittorio Farinella. L’accusa era di abuso d’ufficio. In sintesi: per la Procura avrebbero bloccato il trasferimento di una dottoressa da Ravenna a Faenza. In seguito secondo il pm avrebbero favorito tre giovani medici tramite un bando pubblico per un progetto nel settore in cui la stessa lavora, quello delle Cure Primarie.
Tra i quattro a processo c’erano due ex direttori generali dell’Ausl ravennate: Tiziano Carradori (in carica dal 2004 al 2012) e Andrea Des Dorides (che lo ha succeduto e che è stato il primo dg dell’Ausl Romagna). I due erano difesi rispettivamente da Giovanni Scudellari e Mauro Brighi. Insieme a loro l’accusa aveva coinvolto il direttore unico delle Cure Primarie di Ravenna Riccardo Varliero (difeso dagi avvocati Paola Bravi e Lucia Varliero) e Alberto Minardi, direttore del distretto di Ravenna difeso dall’avvocato Ermanno Cicognani. La procura aveva chiesto quattro mesi, la difesa l’assoluzione. È arrivata questa mattina dopo le ultime repliche e quaranta minuti di camera di consiglio.
La vicenda era stata innescata da un esposto della stessa dottoressa. L’inchiesta era partita tra il 2014 e il 2015. In città fece rumore una visita dei forze dell’ordine all’Ausl, si era alla fine del 2014, per acquisire le carte nel mirino dell’inchiesta che andavano dal 2009 al 2013 e portavano la firma dei quattro dirigenti. Carradori, oggi direttore del Sant’Anna di Ferrara, si è sempre detto tranquillo sull’inchiesta nel quale era rimasto coinvolto.