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    Categoria: cronaca

Gene Gnocchi: «Maiale Claretta? Un malinteso: la satira era su Giorgia Meloni»

Forza Nuova sotto casa del comico faentino nella bufera per una battuta a Dimartedì. Ecco la sua difesa

Uno striscione con la scritta “Vigliacco” è stato affisso questa notte da Forza Nuova di fronte all’abitazione faentina di Gene Gnocchi. Il celebre comico è finito nella bufera dopo una sua battuta sull’ormai noto maiale fotografato tra i rifiuti di Roma durante la copertina che cura ogni settimana sul talk show politico di La7 “Dimartedì”. Il comico faentino (d’adozione) lo ha ribattezzato Claretta Petacci (l’amante di Mussolini uccisa dai partigiani), sottolineando così come si trattasse in realtà – secondo la sua gag surreale – dell’animale da compagnia di Giorgia Meloni (ironizzando quindi sui continui post scandalizzati della stessa Meloni sui rifiuti romani).

«La satira era su Giorgia Meloni e non su Claretta Petacci – ha replicato infatti Gene Gnocchi intervistato da Radio Capital –, mi dispiace se qualcuno si è sentito toccato da questa battuta ma è tutto frutto di un malinteso pazzesco. Non mi sento in colpa perché non volevo dileggiare Claretta ma il suo è stato il primo nome che mi è venuto in mente da dare a un animale da compagnia di Giorgia Meloni, immaginandomi che l’avesse perso e per questo continuasse a postare in questi giorni la sua foto sui social. Rivendico in ogni caso il diritto di fare satira e mi ripresenterò con il sorriso alla prossima puntata. Rivendico anche la mia assoluta indipendenza da qualsiasi schieramento politico, da sempre, e sottolineo come a Dimartedì abbia preso in giro tutte le aree politiche senza sconti».

Gnocchi poi cerca di minimizzare le proteste di Forza Nuova che, oltre ad avere affisso il manifesto, ha invitato i propri militanti – tramite il proprio sito internet – a picchiare Gene Gnocchi se lo si dovesse incontrare per strada, «non girando con la scorta».

«Un omuncolo patetico – lo definisce in una nota la responsabile provinciale di Forza Nuova, Desideria Raggi – un insipido comico che, per rimanere aggrappato all’onda dello spettacolo, si ritrova ad offendere anche i morti. Un vigliacco che dimostra tutta la sua viltà e pochezza paragonando la scrofa di Roma a Claretta Petacci».