Operazione della questura dopo il provvedimento della prefettura per il rischio di infiltrazioni mafiose nella società di Faenza che vuole inserire un carabiniere nel cda con funzioni di vigilanza
Nel corso dell’attività investigativa – fondata su elementi desunti da provvedimenti giudiziari, atti di indagine, accertamenti svolte dalle forze di polizia – sarebbero stati acquisiti elementi per ritenere sussistente il pericolo di infiltrazione mafiosa all’interno della società manferda. L’interdittiva antimafia è un provvedimento amministrativo con finalità preventive. Le ragioni sarebbero da ricercare in circostanze passate che avrebbero fatto emergere presunte vicinanze tra la società o alcune persone titolari di cariche sociali e appartenenti a famiglie considerate inserite nel contesto malavitoso.
Nel frattempo la società Romagna Giochi ha proposto di affiancare un amministratore giudiziario ai vertici della società e di introdurre nel cda un generale in pensione esperto di criminalità organizzata con funzione di vigilanza. Si tratta del’ex comandante dei carabinieri di Rimini, Bruno Conforti. Su questa richiesta la procura di Bologna ha dato parere favorevole.