Si tratta del ravennate Tiziano Mazzoni, ora in pensione. È imputato per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente
A Mazzoni, difeso dall’avvocato Filippo Sgubbi, vengono contestate dal Pm Morena Plazzi «condotte atte a interferire, con pressioni e minacce indebite, sulla ritualità» del procedimento diretto a stabilire il contenuto del bando.
In pratica – citiamo ancora l’Ansa – Borelli accusò Hera di averla estromessa dalla cordata di imprese in gara. Il giudice ha rigettato l’eccezione di competenza territoriale presentata dalla difesa dell’imputato e ha ammesso la costituzione di parte civile. La Borelli peraltro impugnò al Tar, ma il tribunale rigettò il ricorso, ritenendo legittimo il bando. Pende l’appello al Consiglio di Stato.