Accusati di vilipendio, hanno tra 20 e 30 anni. Negli interrogatori la maggior parte ha ammesso le proprie responsabilità
La squadra mobile incaricata delle indagini (pm Daniele Barberini), attraverso l’analisi dei profili Facebook d’interesse, alcuni peraltro già rimossi, nonché comparazioni fotografiche, è riuscita ad individuare le otto persone che avrebbero usato le credenziali per pubblicare i post. Negli interrogatori la quasi totalità degli indagati ha ammesso le proprie responsabilità.