giovedì
19 Giugno 2025
Bassa Romagna

L’Unione dei Comuni vuole più sicurezza: patto tra sindaci e forze di polizia

Firmato a Lugo il documento che mette a sistema le risorse e l'organizzazione delle iniziative contro il degrado e la criminalità

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Eliminare progressivamente le aree di degrado e di illegalità, nel rispetto delle competenze delle autorità di pubblica sicurezza, ottimizzando le integrazioni con le politiche di sicurezza delle autonomie territoriali e impegnando maggiormente le polizie locali. In sintesi è questo l’obiettivo del patto per la sicurezza urbana per l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna firmato stamani, 12 aprile, nel salone estense della Rocca di Lugo.

I soggetti firmatari si impegnano a promuovere azioni integrate volte al miglioramento della sicurezza pubblica e della sicurezza urbana, attraverso il potenziamento del controllo del territorio e del contrasto dei fenomeni delittuosi e delle criticità urbane in coerenza con le direttive emanate sull’argomento dal ministro dell’Interno. Esse comprendono in particolare: controllo di vicinato; nuove tecnologie per il controllo del territorio con particolare riferimento al sistema di lettura targhe; videosorveglianza; interconnessione delle sale operative della polizia locale con le sale operative delle forze di polizia; scambio informativo tra la polizia locale e le forze di polizia sul territorio. Il patto della Bassa è stato firmato da tutti i sindaci dei nove Comuni dell’Unione e dal prefetto di Ravenna Francesco Russo. Alla cerimonia erano inoltre presenti i veritici di tutte le forze di polizia del territorio.

«Vi sono comportamenti che possono influenzare la visione della sicurezza, come quelli che rientrano nell’inciviltà, gli atti di vandalismo, o il degrado urbano – ha sottolineato il sindaco di Massalombarda, Daniele Bassi, delegato per la Sicurezza dell’Ubcr –. Elementi che non sono propri della criminalità, ma che godono di alta visibilità sociale e influenzano il senso di sicurezza dei cittadini. La firma di questo documento conferma pazienza e tenacia nel muoverci verso una prevenzione anche di queste tematiche, e due sono le parole chiave: responsabilità e convivenza. Perché è con il senso di responsabilità che si definiscono regole di convivenza condivise. La sicurezza è declinata al plurale: vi sono la sicurezza pubblica, quella urbana, sanitaria, ambientale, stradale, e per includere tutto questo il patto si declina su tre direttive: la tutela dell’ordine pubblico, il contrasto a fenomeni di criminalità e comportamenti che pregiudicano l’ambiente urbano o disturbano la convivenza civile; i problemi connessi ai mutamenti demografici e quindi la morfologia sociale. Il patto concorre a promuovere la sicurezza come diritto primario dei cittadini e ad alzare non solo la percezione, ma la qualità della vita di tutti».

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