In manette un 40enne. Doveva essere un alloggio temporaneo e invece aveva preso in casa anche un’altra persona
La vicenda prende le mosse all’inizio di febbraio. Il marocchino aveva incontrato un vecchio conoscente chiedendo un posto dove poter dormire per qualche giorno. Il 54enne si è informato con Acer che gestisce gli appartamenti popolari e poi ha consegnato le chiavi di casa allo straniero, raccomandandosi di mantenere tutto in ordine e di non procurare danni alle strutture. Il faentino gli avrebbe prestato anche qualche decina di euro per mangiare e, secondo il racconto della vittima, lo straniero per sdebitarsi gli avrebbe offerto della cocaina che l’altro ha rifiutato.
Il rapporto fra i due ha incominciato a incrinarsi nel momento in cui il 54enne ha voluto verificare le condizioni dell’appartamento ed ha trovato il suo ospite in compagnia di un connazionale che, a sua volta, si era accasato in quell’alloggio. E il disordine regnava in tutte le stanze: i due stranieri erano stati invitati ad andare via entro il giorno successivo.
A metà aprile, a seguito di un intervento dei carabinieri chiamati dal 54enne, il magrebino si è impegnato a lasciare l’appartamento il giorno successivo e questa volta ha mantenuto la parola. Quando il faentino ha rimesso piede in casa ha trovato danni alla caldaia, agli arredi del bagno e agli infissi. Dopo aver lasciato l’appartamento, il 40enne ha cominciato a perseguitare il 54enne con telefonate minatorie, accusandolo di aver fatto intervenire i carabinieri e ricordandogli più volte l’episodio del coltello di qualche settimana prima, rincarando la dose con la minaccia di rivelare la storia del sub-affitto. La prima volta l’uomo ha ceduto ai ricatti pagando 170 euro. Poi si è rivolto ai carabinieri.
Dopo aver fotocopiato le banconote ed essersi nascosti in borghese nei paraggi del luogo dove era stato fissato l’appuntamento, i militari hanno assistito allo scambio del denaro e appena la vittima si è allontanata sono saltati addosso al suo estorsore, che si era presentato all’appuntamento a bordo di un auto guidata da un connazionale a cui aveva chiesto un passaggio. Appena i carabinieri gli hanno trovato in tasca i 180 euro consegnati dalla vittima, per il 40enne magrebino sono scattate le manette con l’accusa di estorsione continuata.