Cinque episodi attribuiti a una 22enne e una 23enne senza fissa dimora: si fingono vecchie amiche o ringraziano per le informazioni ricevute e sfila collane, portafogli e orologi
A Solarolo in un caso un uomo si è accorto di tutto ed è riuscito a bloccare la ladra per un braccio facendosi restituire la collana e ricevendo anche una dose di insulti quando la ragazza si è allontana. In un altro caso invece un altro uomo aveva sì allontanato la giovane che lo aveva preso sotto braccio ma non abbastanza in fretta da impedirle di prendere le chiavi di casa dalla tasca. Con quelle si era introdotta in casa e aveva portato via un cofanetto pieno di gioielli di famiglia, un portafogli contenente circa 100 euro e la tessera bancomat, compreso il codice pin, poi utilizzata per prelevare 750 euro dal conto corrente di un 78enne.
I carabinieri hanno raccolto le denunce degli uomini derubati e hanno cominciato a visionare i filmati della telecamere di videosorveglianza installate in prossimità dei luoghi dove si erano verificati i furti e i prelievi bancomat. A Fognano è stata fondamentale la testimonianza di alcune persone che avevano fornito indicazioni di un’autovettura sospetta che poi è risultata essere quella utilizzata dalle ladre. I derubati hanno riconosciuto le ladre in alcune foto.
Le due giovani non sono nuove a reati del genere, hanno precedenti per episodi simili messi a segno in molte località dell’Emilia-Romagna e della Lombardia. Prendendo spunto dall’indagine appena conclusa, il capitano Cristiano Marella, comandante della compagnia dei carabinieri di Faenza, rivolge un appello agli anziani e loro famigliari: «Le due donne sono ladre molto abili ed esperte nell’imbambolare la vittima con movimenti fulminei ed una parlantina fuori dal comune. Si tratta di persone decisamente pericolose per la spregiudicatezza del loro modo di agire e per la facilità con cui si spostano per il territorio alla costante ricerca di vittime più vulnerabili, come gli anziani. Il consiglio è di tenere alta la guardia soprattutto per strada, evitando di fermarsi per dare ascolto a sconosciuti, anche se all’apparenza sono cordiali e ben vestiti, oppure si spacciano per amici o chiedono indicazioni stradali. È importante che chiunque sia stato vittima di un reato simile deve sempre sporgere denuncia, senza vergognarsi di raccontare l’accaduto né minimizzare ritenendolo taluni episodi di scarsa importanza. Soltanto la denuncia consente alle forze dell’ordine e alla magistratura di perseguire gli autori di questi odiosi reati ed allo stesso tempo organizzare una sempre più capillare opera di prevenzione».