Dopo l’arresto di una badante che avrebbe insultato e preso a schiaffi le anziane donne di una struttura in centro, De Pascale convoca i sindacati e invita la Regione a mettere mano alle regole: «Settore non sufficientemente normato». Cgil, Cisl e Uil vogliono più controlli e riorganizzare i servizi di assistenza
Il primo cittadino, a due giorni dall’arresto, ha convocato un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per fare il punto sulla vicenda «e informarli sul lavoro che stiamo facendo». Come già fatto a ridosso del precedente episodio, De Pascale di nuovo rinnova alla Regione Emilia-Romagna la richiesta «per un intervento di tipo legislativo perché questo settore non è sufficientemente normato».
I sindacati parlano sollecitano «l’esigenza di predisporre controlli e verifiche per valutare l’adeguatezza delle strutture, delle professionalità impiegate, dell’organizzazione del lavoro e della coerenza fra le condizioni di salute degli ospiti e la natura della struttura assistenziale». Con una precisazione non così secondaria: «Le case famiglia sono infatti destinate ad accogliere esclusivamente persone autosufficienti, che necessitano prevalentemente di contesti di socialità e di interventi di basso livello assistenziale».
Per Cgil, Cil e Uil «anche a Ravenna è necessaria una revisione dei servizi di assistenza coerente con l’invecchiamento della popolazione e il cambiamento dei bisogni, partendo dalla necessità di conoscenza reale delle persone anziane fragili e delle loro condizioni, per attivare le modalità di assistenza appropriate dando piena attuazione ai contenuti dell’accordo sulla programmazione triennale del distretto di Ravenna».